Presidio unitario questa mattina in piazza Deffeyes per i sindacati della scuola. Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals hanno chiamato a raccolta i docenti valdostani di ogni ordine e grado per manifestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro, fermo da sette anni, "per la scomparsa del lavoro precario attraverso il riconoscimento pieno di chi ha maturato diritti all’impiego per aver prestato servizio per almeno 36 mesi (limite imposto dalla Corte di Giustizia Europea) da supplente e per aver acquisito titoli validi alla stabilizzazione"; per la valorizzazione della professionalità docente e la sburocratizzazione della scuola. Tra i motivi dello sciopero anche gli scarsi investimenti nell’istruzione, i tagli sulla scuola media, la tutela della scuola dell’infanzia e la modifica del testo degli adattamenti sulla base delle istanze del corpo docente, con l’inserimento di riferimenti certi sulle risorse finanziarie ed umane per la realizzazione di un progetto realmente plurilingue.
Un centinaio i docenti scesi in piazza. Al loro fianco anche le segreterie regionali confederali che hanno aderito all’iniziativa, disertando il Comitato di Sorveglianza sui Fondi europei in programma nella saletta di Palazzo regionale.
Una rappresentanza dei sindacati ha incontrato in mattinata l’Assessore regionale all’Istruzione, Emily Rini e dal Sovrintendente Gentile ai quali consegnando loro le 1200 firme raccolte per il piano di assunzioni straordinarie che includa anche i precari iscritti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto. L’Assessore si è detto disponibile ad aprire il confronto sulla riforma, fissando un incontro per mercoledì 25 maggio alle ore 14.30.