Sciopero sale parto, in Valle d’Aosta annullate solo alcune attività ambulatoriali

La protesta è nata per dire “basta alla medicina difensiva, esercitata eccedendo nella prescrizione degli esami diagnostici, con un inevitabile incremento dei costi a carico del paziente e del SSN e alle polizze assicurative con prezzi insostenibili"
L'ingresso dell'ospedale Beauregard di Aosta
Società

Anche la Valle d’Aosta ha aderito oggi allo sciopero dei medici dipendenti del SSN che operano nei punti nascita, nei consultori familiari e negli ambulatori ostetrici del territorio.
La protesta che in Valle ha comportato l’annullamento di alcune attività ambulatoriali mentre oggi non erano in calendario cesarei programmati, è nata per dire “basta alla medicina difensiva, esercitata eccedendo nella prescrizione degli esami diagnostici, con un inevitabile incremento dei costi a carico del paziente e del S.S.N, alle polizze assicurative che hanno raggiunto prezzi insostenibili e tendono a crescere in maniera esponenziale.”

Come spiega il delegato della Fesmed il Dottor Marco Salvatores "il contenzioso medico legale è sovradimensionato per ragioni economiche, più del 95% delle cause si risolvono però con un nulla di fatto".

I medici e le ostetriche chiedono quindi  ai partiti politici di inserire nei rispettivi programmi elettorali, per le prossime elezioni politiche, i seguenti problemi: "la messa in sicurezza dei punti nascita in tutto il territorio nazionale e il contenzioso medico-legale in campo sanitario, avanzando proposte per il suo superamento da adottare immediatamente dopo la formazione del nuovo Governo".
 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte