Scuola, il Ministero chiarisce: “I docenti in quarantena possono fare lezione a distanza”

Con una nota il Ministero dell’Istruzione chiarisce che fino alla comparsa di eventuali sintomi, un docente non è da ritenersi incapace al lavoro.
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“Gentili colleghi, le scuole non riescono a trovare dei supplenti e ci contattano costantemente per avere dei nominativi. Vi preghiamo pertanto di segnalarci o farci chiamare da eventuali studenti (figli, amici dei figli, conoscenti..) dei primi anni di università che siano interessati a fare un’esperienza di insegnamento”. Sono alcuni passaggi di una e-mail inviata da un sindacato ai suoi iscritti nei giorni scorsi che restituiscono come l’emergenza sanitaria, ma non solo, sta impattando sul mondo della scuola.

Fra docenti isolati (erano oltre 200 sette giorni fa) e docenti in congedo per poter svolgere il concorso straordinario, da settimane i dirigenti scolastici fanno i salti mortali per continuare ad erogare la didattica, sia essa in presenza o a distanza.

A venire loro in aiuto è ora il Ministero che ieri ha finalmente diramato una nota che chiarisce:
il docente posto in quarantena o in isolamento fiduciario può svolgere “ordinariamente attività di docenza in DDI (didattica a distanza integrata) a vantaggio della classe o delle classi poste a loro volta in quarantena”. Nel caso in cui le classi del docente non fossero in quarantena, il docente “posto in quarantena potrà svolgere attività di DDI, innanzitutto ogni qualvolta sia prevista, da orario settimanale, la copresenza con altro docente della classe”  o con “personale dell’organico dell’autonomia in servizio presso l’istituzione scolastica”.

La nota ministeriale fornisce chiarimenti anche sui docenti di sostegno, gli educatori e il personale amministrativo. Per tutti viene chiarita la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, per il periodo di quarantena.

“Fino all’eventuale manifestarsi dei sintomi della malattia, benché il periodo di quarantena sia equiparato, come si è visto al ricovero ospedaliero, il lavoratore non è da ritenersi incapace temporaneamente al lavoro ed è dunque in grado di espletare la propria attività professionale in forme diverse”.

La nota del Ministero è stata inoltrata ai dirigenti scolastici da parte della Sovrintendenza. “Non risolve del tutto la situazione creatasi, ma è sicuramente un aiuto” sottolinea Marina Fey, Sovrintendente agli studi.

Venerdì prossimo l’Assessore Caveri si confronterà nella conferenza dei servizi con tutti i dirigenti scolastici. “Devono essere ringraziati per il lavoro eroico che svolgono per tenere aperte le scuole.  – ha sottolineato ieri l’Assessore nel corso della conferenza stampa di Giunta – Noi siamo per tenerle aperte, però con tutte le misure e cautele necessarie”.

Sul tavolo del confronto anche le modalità di erogazione della didattica a distanza, che in base all’ultimo Dpcm, deve coprire almeno il 75% delle attività. 

Nel frattempo sul tema scuola interviene anche il Difensore civico della Valle d’Aosta Enrico Formento Dojot, nelle sue funzioni di Garante per l’infanzia e l’adolescenza. “Nessuno nasconde l’estrema difficoltà di coniugare la tutela della salute con il diritto all’apprendimento ed è apprezzabile l’impegno profuso da tutti gli attori del sistema scolastico.  – sottolinea Formento Dojot – L’auspicio del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza non può che essere rivolto, nel delicato bilanciamento dei valori e dei diritti in gioco, alla massima attenzione per i bambini e gli adolescenti che alla scuola affidano le loro speranze e aspirazioni, ai fini di una tutela piena e dignitosa, facendo in modo che nessuno resti indietro sulla strada della crescita e dello sviluppo individuale.”

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