Scuola, in Valle d’Aosta è suonata l’ultima campanella “virtuale”

Non tutti potranno però chiudere i libri. Per 1240 studenti, impegnati nell'esame di terza media, è in programma la discussione, in modalità telematica, della "tesina".Sono invece 930 i maturandi valdostani chiamati dal prossimo 17 giugno a sostenere una prova orale in presenza.
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Società

Ultimo giorno di scuola in Valle d’Aosta. Anche l’ultima campanella dell’anno scolastico 2019/2020 è stata virtuale. Bambini e ragazzi hanno salutato compagni e insegnanti tramite uno schermo, lo stesso attraverso cui dal marzo scorso si è svolta la didattica a distanza.

Non tutti potranno però chiudere i libri. Per 1240 studenti, impegnati nell’esame di terza media, è in programma la discussione, in modalità telematica, della “tesina”. Il calendario degli esami è stato stabilito da ciascuna istituzione scolastica. Tutte le operazioni si concluderanno non oltre il 30 giugno.

Sono invece 930 i maturandi valdostani chiamati dal prossimo 17 giugno a sostenere una prova orale in presenza. Anche qui le operazioni, che vedranno il coinvolgimento di 312 commissari suddivisi in 26 commissioni presiedute da pari numero di presidenti, si concluderanno entro il 30 giugno.

Nel frattempo nell’ultimo giorno di scuola è arrivato il messaggio di saluto a bambini e ragazzi dell’Assessore regionale all’Istruzione Chantal Certan.

“E’ una fine d’anno scolastico insolita, e senza dubbio unica, quella che viviamo in questo mese di giugno 2020. Insolita come lo stesso percorso scolastico degli ultimi quattro mesi di scuola, svoltisi in un momento storico, sociale e culturale senza precedenti” scrive Certan “La storia vera di quanto accaduto, l’emergenza coronavirus, non è ancora stata scritta, ma una cosa è certa: nel corso di questo periodo costantemente segnato dall’incertezza, la scuola ha dovuto rinunciare al suo ruolo principale di spazio sicuro per i nostri bambini e le loro famiglie, ma anche luogo di aggregazione e scambio per le nuove generazioni.  Posso dirvi a titolo personale, che ho vissuto con difficoltà questa rinuncia e che a più riprese, ho lavorato con tutti gli sforzi possibili affinché si potesse ripartire, in tutta sicurezza, per gli alunni, le insegnanti e il personale scolastico e questo, perché ho sempre profondamente creduto della forza della scuola, come elemento essenziale di crescita per la vita e le relazioni sociali”.

Come è noto il ritorno in classe non è stato possibile.

“Senza dubbio nel corso degli ultimi mesi, la didattica a distanza si è dimostrata uno strumento utile, ma non può trasmettere l’essenza del ruolo educativo della scuola”. Senza contare che la Dad, “sia per le famiglie che per gli alunni e gli insegnanti, è stata sinonimo di impegno e responsabilità. Per questo in questo momento di riflessione alla fine dell’anno scolastico, è giusto ringraziare i genitori che hanno giocato un ruolo importante nel corso di questi ultimi mesi”.

L’impegno è affinché la scuola “diventi nuovamente un luogo per i nostri giochi e per tutti quelli che vi lavorano, al fine di assicurare la prosecuzione del percorso educativo delle giovani generazioni”.

Infine il pensiero dell’Assessore va agli alunni del primo anno della primaria “che avevano incominciato, con tanti sforzi e gioia, a imparare a leggere e scrivere e che, dal marzo scorso, hanno dovuto interrompere, non senza frustrazioni, questo momento di apprendimento e le relazioni con i loro compagni. Penso allo stesso tempo agli studenti delle medie e a quelli che andranno a sostenere l’esame di maturità, per i quali questo anno scolastico segnerà l’inizio di un nuovo capitolo della loro vita: per voi, più ancora che per gli altri studenti, questo anno scolastico è stato differente e vi ha imposto di fare appello al vostro senso di responsabilità a alle vostre capacità di organizzazione. Questi ultimi mesi sono stati una scuola di vita. Vi auguro che possiate imparare da tutto questo e che questa parentesi vi rafforzi e vi permetta di avere più fiducia nelle vostre capacità, abilità e energie”.

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