La Valle d’Aosta prova a spezzare la catena delle quarantene scolastiche con un protocollo sperimentale, adottato oggi attraverso un’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Erik Lavevaz.
Da domani all’emergere di un caso di positività al Covid-19 in una classe della scuola primaria, della secondaria di primo e secondo grado – dalle nuove disposizioni sono escluse le scuole dell’infanzia – scatterà il monitoraggio dei contatti attraverso i test molecolari su saliva, previo consenso del genitore-tutore legale.
Studenti e docenti verranno sottoposti a tre test: al primo giorno, a cinque e a dieci giorni dalla rilevazione del primo caso di positività.
Nel primo giorno utile, senza l’applicazione della quarantena in attesa dell’esito, la classe verrà sottoposta a test. Se si rileva altro/i caso/i di positività, tutta la classe va in quarantena e i casi in isolamento. Se tutti negativi, si possono continuare le lezioni in presenza con mascherina chirurgica sempre indossata (anche al banco) per i 10 giorni successivi, favorendo il più possibile i ricambi d’aria.
A cinque giorni dall’ultimo contatto con il caso di positività sarà eseguito un nuovo test di controllo. Se si rilevano casi di positività al test si attivano i provvedimenti di isolamento e quarantena. In assenza di casi rilevati si può continuare con le lezioni in presenza.
Infine un terzo e ultimo controllo è previsto a 10 giorni dall’ultimo contatto con il caso, senza l’applicazione della quarantena in attesa dell’esito. Se si rilevano casi di positività al test si attivano i provvedimenti di isolamento e quarantena, in caso contrario e in assenza di sintomi specifici, termina il periodo di osservazione.
Chi non aderirà allo screening osserverà il periodo di quarantena previsto dalle indicazioni ufficiali.
“Le misure previste sono correlate all’attuale contesto epidemico della Regione di ‘Zona bianca’ e il protocollo sperimentale – spiega l’ordinanza – verrà eventualmente rivalutato in considerazione dell’aggravarsi del contesto epidemico, dell’incidenza nel setting scuola, con la possibilità di rivalutare l’applicazione delle misure di quarantena, ma anche in relazione all’auspicabile incremento della copertura vaccinale negli over 12”.
In presenza di particolari situazioni di rischio, si proporrà di allargare gli screening con test antigenico rapido su saliva – come deciso ad esempio per l’Istituzione Luigi Einaudi di Aosta – al piano dell’edificio o all’intera scuola, invece che ai soli contatti stretti includendo sia alunni sia personale docente e operatori scolastici.
Le eventuali quarantene dureranno per i contatti stretti che hanno completato il ciclo vaccinale sette giorni, al termine dei quali sarà necessario sottoporsi ad un tampone naso-faringeo molecolare. Per coloro che non hanno effettuato la vaccinazione o hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 14 giorni, la durata della quarantena sarà di 10 giorni con tampone naso-faringeo molecolare o antigenico al decimo giorno.
Per i docenti e gli operatori scolastici, esentati dalla vaccinazione, è previsto un monitoraggio settimanale con test salivari antigenici rapidi da effettuarsi presso 3 ambulatori sul territorio, che verrano individuati.
Sono contento della scelta condivisa con le autorità sanitarie e con il collega Barmasse. – sottolinea l’Assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri – Le famiglie e il mondo della scuola fremevano di fronte al rischio si diffondersi delle quarantene. Le misure decise consentono più serenità”.
