Si ricomincia, il 14 settembre riaprono le scuole valdostane

Alunni in crescita rispetto all’anno scorso e sempre più stranieri. Le sfide continuano. Viérin “ sarà una scuola sempre più radicata sul territorio, attenta all’innovazione, rispettosa del particolarismo e delle specificità.
Laurent Viérin, Assessore regionale istruzione e cultura
Società
Lunedì prossimo 14 settembre 17485 alunni valdostani torneranno sui banchi di scuola, 177 in più rispetto all’anno scorso. La campanella tornerà a dettare i tempi e i ritmi di migliaia di studenti tra scuole materne, elementari, medie e superiori. Per la maggior parte degli alunni sarà un ritorno alla routine, allo studio e allo stare insieme, soprattutto per i più piccoli. Di certo, lo si evince dai numeri, saranno sempre più classi multietniche: gli alunni stranieri, 1275 complessivamente, sono infatti in crescita in tutti gli ordini e gradi di scuola.
Dal punto di vista delle istituzioni si apre invece un nuovo anno denso di sfide e di impegni su molteplici fronti. Per l’Assessorato regionale all’Istruzione si tratta, in particolare, di continuare sulla quella strada intrapresa che punta ad un modello di scuola valdostana bilingue, radicata sul suo territorio. E’ questo infatti l’impegno principale anticipato dall’assessore regionale all’Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, che lunedì alle ore 9 inaugurerà ufficialmente l’anno scolastico 2009-2010 dalle scuole elementari di Saint-Vincent. Mercoledì 16 settembre incontrerà invece gli insegnanti e gli alunni dell’ISIP di Aosta che saranno ospitati nei nuovi spazi della scuola “polmone” di via Chambéry .
La scuola valdostana non ha paura di essere confrontata con la realtà complessa nella quale viviamo poiché essa è forte della sua lunga e ricca tradizione pedagogica e le sue radici affondano profondamente nel tessuto culturale del territorio – anticipa l’assessore in una nota stampa di augurio per l’inizio del nuovo anno scolastico – E’ per questo motivo che abbiamo optato per il mantenimento delle scuole di montagna, in deroga alle condizioni fissate per il numero minimo di alunni, e delle scuole materne nei piccoli villaggi, ed è per questo che abbiamo scommesso sulla sinergia tra scuole e sull’offerta culturale della regione”.  
Contemporaneamente abbiamo vegliato affinché le azioni impostate a rilanciare la riflessione sulla Civilisation valdôtaine e lo studio del Patois siano impostate sullo sviluppo di una scuola rispettosa del particolarismo e delle specificità, capace di spiegare alle giovani generazioni il contesto sociale nel quale crescono oggi e vivranno domani”.
Dal punto di vista del fronte insegnanti l’anno scolastico debutterà senza problemi – evidenzia ancora l’assessore – il primo obiettivo di ogni anno è infatti che i corsi possano iniziare senza imprevisti”. Nelle intenzioni dell’Assessorato figura anche la stabilizzazione del personale non titolare e degli organigrammi, “un obbiettivo che si è raggiunto nell’ottica di un vero investimento sulle risorse umane – precisa Viérin – anche e soprattutto nei periodi di crisi, e sull’avvenire dei giovani, dal punto di vista della loro formazione e della loro vita professionale”.
 
Queste scelte dovranno concretizzarsi attraverso una scuola valdostana capace di riconoscere, anche dal punto di vista contrattuale, tutto ciò che ha di caratteristico, comprese le forze di coloro che lavorano al loro interno. Dal punto dei vista dei numeri complessivamente quest’anno saranno 1941 i docenti a tempo indeterminato e 434 quelli a tempo determinato.
“La scuola dell’autonomia comincia a prendere forma – conclude l’assessore –  ed è tempo ormai di consolidare una cultura dell’innovazione che coniughi le migliori tradizioni storiche della scuola valdostana, quali la collegialità, e i nuovi interessi emergenti sul territorio, sostenuta da una ricerca intelligente delle vocazioni e identità locali, che ciascuna istituzione è chiamata ad interpretare in modo sempre più forte”.

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