Sospesa l’udienza sul Traforo del Monte Bianco per immagini troppo forti

L'udienza relativa all'incendio del Traforo del Monte Bianco del marzo 1999, che in questi giorni si sta svolgendo a Bonneville, ieri si è dovuta arrestare per circa un'ora a causa delle forti immagini che sono state proiettate...
Società

L’udienza relativa all’incendio del Traforo del Monte Bianco del marzo 1999, che in questi giorni si sta svolgendo a Bonneville, ieri si è dovuta arrestare per circa un’ora a causa delle forti immagini che sono state proiettate nel corso del suo svolgimento: i parenti delle vittime non sono riusciti a sostenere il dolore e sono scoppiati a piangere, mentre sotto i loro occhi scorrevano le immagini delle vittime carbonizzate e di quanto i soccorritori riuscirono a riprendere non appena entrati nel Traforo a seguito dell’incendio. La Corte ha deciso per questo motivo di adottare una decisione straordinaria per l’ordinamento giudiziario francese. L’udienza è stata ripresa successivamente con le audizioni dei medici legali che dovranno spiegare le modalità adottate per l’identificazione delle vittime e le cause del loro decesso. Il rogo del tunnel il 24 marzo del 1999 provocò la morte di 39 persone. Per la tragedia sono state rinviate a giudizio 12 persone fisiche e quattro giuridiche. Sul banco degli imputati oltre alle società, alcuni dirigenti e dipendenti delle due concessionarie, siede anche Gilbert Degrave, l’autista belga del tir da cui partì l’incendio. A quest’ultimo viene contestato il fatto di “aver ostruito la via di circolazione non parcheggiando il camion in fiamme nel garage piu’ vicino, cosa che avrebbe permesso di liberare almeno parzialmente la via di circolazione per gli altri veicolì”.

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