Sotto analisi la proposta di legge per gli interventi regionali alle imprese in difficoltà

E' costituito da 18 articoli la proposta di disegno di legge?Interventi regionali a favore di imprese in difficoltà? che la Giunta regionale invierà al vaglio delle Commissioni e poi al Consiglio regionale. ?Per evitare un nuovo...
Società

E’ costituito da 18 articoli la proposta di disegno di legge?Interventi regionali a favore di imprese in difficoltà? che la Giunta regionale invierà al vaglio delle Commissioni e poi al Consiglio regionale.
?Per evitare un nuovo caso Tecnomec – ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive e Industria, Leonardo La Torre e il verificarsi di situazioni di crisi che hanno recentemente interessato alcune aziende, abbiamo deciso di dotarci di un disegno di legge specifico, allo scopo di contribuire al consolidamento del tessuto produttivo locale?.
La definizione del disegno di legge in materia, disposto nel rispetto degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, vede quale presupposto l’analisi attenta di un piano di ristrutturazione aziendale che ne accerti l’effettiva validità e la conseguente possibilità, per l’impresa interessata, una volta attuata l’iniziativa, di tornare a competere efficacemente sul mercato.
?Il principio – spiega ancora La Torre – è quello del sostegno finanziario di imprese economicamente valide, con reali prospettive di rilancio, evitando di effettuare interventi a favore di realtà imprenditoriali prive di possibilità di ripresa, nei confronti delle quali qualsiasi soluzione finanziaria non porterebbe che ad un prolungamento di un’agonia, ormai irreversibile?.
La legge definisce due tipi di aiuti, quelli per il salvataggio e quelli per la ristrutturazione aziendale. Nel primo caso l’intervento finanziario può consistere in un prestito o garanzia, delle durata di 6 mesi, ed è finalizzato ad arginare problemi finanziari contingenti per permettere l’elaborazione di un piano imprenditoriale concernente le prospettive future dell’impresa interessata. Nel caso della ristrutturazione il finanziamento è subordinato alla presentazione di un apposito piano che accerti le reali possibilità di ripristino della redditività e la capacità di competere sul mercato. In questo caso si parla di finanziamenti a tasso agevolato oppure di partecipazioni temporanee in capitale di rischio.
L’entità massima degli aiuti è stabilita in 10 milioni di euro.
In ogni caso per ottenere gli aiuti è indispensabile un apporto finanziario minimo da parte del beneficiario.
?Non ci sostituiamo agli imprenditori – aggiunge l’assessore La Torre – ma regoliamo i percorsi di sostegno alle imprese?.

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