Stefano Viaggio ricostruisce il fallimento della Banca Réan e del Credito valdostano

Da domani, mercoledì 17 settembre e per una settimana, sugli spazi di Raitre Vda, alle ore 20, andrà in onda il programma "La fallite de la Banque Réan et du Credit Valdôtain' con gli interventi di Tullio Omezzoli, Livio Munier e Roberto Nuvolari.
Società

Le cause del fallimento della Banca Réan e del Credito Valdostano, le due principali banche valdostane dei primi trent’anni del XX secolo, sono al centro dell’analisi giornalistica che, Stefano Viaggio, proporrà da domani, mercoledì 17 settembre e per una settimana, sugli spazi di Raitre Vda, alle ore 20.

Le domande dalle quali parte la ricostruzione di Viaggio sono: in quale misura il regime fascista utilizzò il fallimento della Banca Réan e quello del Credit Valdôtain per rafforzare il suo potere in Valle d’Aosta? in quale contesto politico ed economico, maturò la fine di due banche che per decenni avevano ottenuto la fiducia dei valdostani? e quali furono i costi umani  dei fallimenti bancari?

All’analisi storica si sovrapporranno i commenti  dello storico Tullio Omezzoli, del Vicepresidente dell’Association Valdotaine des Archives Sonores, Livio Munier e del Dottor Roberto Nuvolari, autore di una tesi di laurea dedicata proprio all’argomento.

La Banca Réan  era stata fondata nel 1914 da Laurent Réan, figlio di Anselme Réan, uno degli uomini più stimati e potenti in Valle d’Aosta mentre il Credit Valdôtain era nato per volontà del clero che “aveva cercato di ricondurre in unica banca tanti piccoli istituti di credito, nati per tutelare e incoraggiare lo sviluppo dell’agricoltura di montagna. Il fallimento delle due banche provocò disperazione, suicidi e ripresa dell’emigrazione; gli usurai accumularono notevoli fortune e il fascismo approfittò di questa situazione per assestare un duro e definitivo colpo a quel “partito dei preti”, considerato il vero nemico in Valle d’Aosta.“

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