Teresa Charles: “La Valle d’Aosta nasconde un tesoro che è necessario fare conoscere ai cittadini” 

Sono stati presentati questa mattina, in una conferenza stampa, i primi risultati delle indagini archeologiche programmate e di emergenza che interessano attualmente Piazza Giovanni XXIII, Piazza Chanoux, via Roma, la chiesa parrocchiale...
Società

Sono stati presentati questa mattina, in una conferenza stampa, i primi risultati delle indagini archeologiche programmate e di emergenza che interessano attualmente Piazza Giovanni XXIII, Piazza Chanoux, via Roma, la chiesa parrocchiale di Hône e la frazione Ordines di Saint-Pierre.
?Questi ritrovamenti – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Teresa Charles – dimostrano che c’è un’altra città palpitante sotto quella che tutti noi conosciamo. Un tesoro nascosto che è necessario fare conoscere e ammirare ai cittadini ed in questa logica di tutela da una parte e fruizione dall’altra che l’Assessorato alla Cultura si sta muovendo in questi anni?.
?I risultati emersi dalle indagini nei diversi cantieri recentemente aperti, sono molto positivi – sottolinea l’Architetto de Gattis – e danno una sequenza statigrafica, una sequenza di vissuto di Aosta e del suo territorio che parte dall’epoca preistorica, con il ritrovamento di un sito neolitico e arrivano fino al periodo settecentesco. ?
Nello specifico il cantiere di Saint-Pierre, in Frazione Ordines, ha messo in luce un sito neolitico, risalente al 3.300 A.C mentre nello scavo di via Roma sono emersi degli elementi di epoca preromana, con il ritrovamento di una capanna, un focolaio e altre strutture.
Di notevole dignità architettonica è poi la Domus, messa in luce nel corso dei lavori per l’impermeabilizzazione dell’ala orientale del Municipio di Aosta ed in particolare, una parte di pavimentazione rinvenuta in uno dei vani, realizzata con pietra grigia e marmi colorati d’importazione.
Nuovi dati sulla sistemazione dell’area sacra nel Foro di Augusta Praetoria sono arrivati poi con la scoperta di un monumentale podio che sorreggeva i due templi dell’area.
Infine gli scavi di Hone che, ha voluto sottolineare l’Assessore Charles, hanno incontrato la collaborazione totale da parte della cittadinanza, hanno messo in luce una chiesa preesistente a quella attuale risalente al 1400.

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