L’Università della Valle d’Aosta e la Sovrintendenza agli Studi rispondono oggi ai 30 docenti che sollecitano, con una lettera, l’attivazione dei TFA – tirocini formativi abilitanti per l’insegnamento – anche nella nostra regione.
Secondo quanto comunica l’ateneo valdostano, il 28 maggio scorso è stata trasmessa dalla Sovrintendenza agli studi al Ministero dell’Istruzione una nota sulla potenziale domanda formativa che sarebbe articolata nel modo seguente: 15 posti per la classe 43/A; 6 posti per la classe di concorso 46/A – francese; 8 posti per la classe di concorso 50/A.
“Sono stati inoltre sottoposti al Ministero – si legge nel comunicato stampa – dei quesiti a chiarimento di alcune disposizioni del decreto ministeriale, soprattutto laddove è prevista l’attivazione dei tirocini formativi attivi esclusivamente nelle sedi universitarie nelle quali è stato attivato il percorso nell’anno accademico 2013/2014”.
“Al momento, pertanto, ai fini della realizzazione dei percorsi sopra indicati si resta in attesa dell’integrazione al decreto del ministero relativo ai posti da assegnare alle singole sedi e della conseguente possibilità per l’Ateneo di attivare il corso di studi”.
“Come già accaduto per l’attivazione dei “percorsi speciali abilitanti” (organizzati in buona parte presso Univda anche per gli studenti iscritti all’Università di Torino, al fine di limitare i disagi derivanti dagli spostamenti interregionali) e per il “corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico” (il cui bando di ammissione è stato recentemente emanato), Sovraintendenza e Università stanno congiuntamente e concretamente lavorando per assicurare, laddove ragionevolmente percorribile, l’attivazione di percorsi di studio con un basso numero di potenziali iscritti, tenuto conto che ogni attività posta in essere in tali ambiti deve essere effettuata senza maggiori oneri per la finanza pubblica”.