Tor des géants, è testa a testa tra Millet e Perez. Sulla gara incombe l’incognita maltempo

“Medea”, la perturbazione temporalesca sospinta da masse d’aria fresca scandinava, è in arrivo anche in Valle d’Aosta e già da questo pomeriggio sono previste nubi in aumento con possibili temporali. Limite neve in calo a 2 mila metri.
Christophe Le Saux - TOR DES GEANTS ®, endurance trail della Valle d'Aosta - Foto di Stefano Torrione
Società

Km 236, base vita di Valtournenche (aggiornamento ore 18). Grégoire Millet, in testa alla corsa fin dai primi chilometri, è arrivato a Cretaz alle 12.33, effettuando la solita pausa breve (mezz’ora) e ripartendo quindi alle 13.05. Staccato di soli 17 minuti, con transito alle 12.50, lo spagnolo Oscar Perez ha deciso di fermarsi per oltre un’ora, per ripartire poi alle 14.11. Sosta leggermente più contenuta per Le Saux che di fatto ha rosicchiato 20 minuti al catalano.

Al quarto posto, staccato ormai di cinque ore, il primo degli italiani in gara, Marco Zanchi del Team Tecnica, arrivato alla base vita alle 18. L’atleta trentasettenne della Val Seriana si è scrollato di dosso la compagnia dello spagnolo Pablo Crioda Toca e del valdostano Franco Collé, che ha ripreso a buon ritmo dopo il freddo e i dolori di stomaco patiti ieri. Anche per questo terzetto i giochi sono ancora aperti, dato che sono racchiusi in 20 minuti.

L’ultima notte sarà decisiva
I tre contendenti ora dovranno affrontare un lungo tratto senza grandi dislivelli, fino alla salita che porta al Col Brison e poi alla discesa verso Ollomont, dove dovrebbero transitare, secondo la tabella stilata dagli organizzatori, intorno alle 3 di mattina. L’ultima notte ancora una volta sarà decisiva per assegnare a vittoria di questa splendida terza edizione del Tor des Géants. Dopo Ollomont da affrontare ci sarà la salita al rifugio Champillon (passaggio previsto intorno alle 6), poi di nuovo un lungo tratto senza grosse insidie fino a Saint-Rhémy-en-Bosses (ore 8) ed infine l’ultima temibile ascesa, ai 2925 metri del Col Malatrà. Chi riuscirà a scollinare in prima posizione, salvo eventuali squalifiche o colpi di scena, entrerà nella storia.

La grande rimonta di Oscar Perez
Folle, imprevedibile, appassionante. Il Tor des Géants anche quest’anno non si è fatto mancare nulla: partenza da record, ritiri illustri e colpi di scena a non finire. Al giro di boa di Donnas, come già accadde nel 2011 con Salvador Calvo Redondo, un uomo si è presentato al comando da vero dominatore della corsa. Grégoire Millet, professore e direttore dell’Institute of Sport Sciences of the University of Lausanne, ieri sembrava volare, imprendibile per i suoi inseguitori.

Ma la strada da percorrere era ancora lunga e la stanchezza, inesorabile, è calata anche sul francese che sulla salita per Gressoney ha perso gradualmente il vantaggio accumulato nei confronti di Christophe Le Saux e Oscar Perez, catalano vincitore dell’Andorra Ultra Trail Vallnord 2012, autore di una grande rimonta. I due lo hanno ripreso e superato, entrando alla Sport Haus a notte fonda con un vantaggio di un’ora e mezza il primo, e di cinquanta minuti il secondo.

Millet però si è fermato alla base vita soltanto per 18 minuti, mentre i suoi avversari hanno riposato molto più a lungo ripartendo poco più tardi. Al punto di controllo successivo, fissato al rifugio Vieux Crest, Millet è transitato alle 7.53, seguito da Perez alle 8.09 e da Le Saux alle 9.09. Un vantaggio costante, sulla ventina di minuti, che il professore ha difeso con i denti fino al passaggio a Saint-Jacques (alle 9.22, mentre Perez è arrivato alle 9.41). Terzo Le Saux, transitato alle 10.09.

Testa a testa
La gara a questo punto sembra diventare un testa a testa: se lo scorso anno andò in scena l’emozionante duello tra Gazzola e Le Saux (che poi crollò facendosi superare da Gabioud, vincitore dopo la squalifica del connazionale), quest’anno i contendenti per la vittoria finale sembrano essere proprio Millet e Perez, anche se Le Saux rimane in agguato, staccato di un’ora. Oltre a lottare contro il sonno e la fatica, i trailers dovranno vedersela anche con il maltempo. “Medea”, la perturbazione temporalesca sospinta da masse d’aria fresca scandinava, è in arrivo anche in Valle d’Aosta e già da questo pomeriggio sono previste nubi in aumento con possibili rovesci o temporali dal pomeriggio, in particolare ad ovest, fino a domani, con limite neve in calo fin verso i 2000 metri.

Fuori dal podio
Restano al momento fuori dal podio lo spagnolo Pablo Criado Toca e il valdostano Franco Collé (a lungo in crisi per il freddo che gli ha impedito di mangiare), staccati di quasi cinque ore dalla testa della corsa. Dietro di loro Marco Zanchi e Carles Rossell Falco, quest’ultimo con un’ora di vantaggio sull’incredibile Francesca Canepa, 9° posto assoluto e prima delle donne.

I valdostani in gara
Molto bene anche gli altri atleti di casa. A Gressoney sono passati Marco Camandona (14°), André Turcotti (17°), Giancarlo Annovazzi (19°) e Sonia Glarey (24°), seconda tra le donne dopo il sorpasso su Magali Juvenal.

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