Tra dieci anni a Saint-Cristophe più case e 400 nuovi abitanti

Il Comune ha modificato il Piano Regolatore Generale Comunale. Aumentato l'indice di edificabilità. I privati hanno 10 anni per costruire. La minoranza contraria: 'rischio di aumento abitativo non controllato e manca l'edilizia residenziale pubblica'
Il municipio di Saint-Christophe
Società
La variante sostanziale di adeguamento al Piano Regolatore Generale Comunale, votata con 11 pareri favorevoli, i 4 contrari degli esponenti di minoranza e l’astensione dell’Assessore alla Cultura, Silvia Blanc, determinerà nei prossimi 10 anni sul territorio di Saint-Christophe un aumento di abitazioni private con un incremento demografico calcolato in 400 persone circa. E’ quanto è emerso nei giorni scorsi dal Consiglio comunale monotematico di Saint-Christophe che ha discusso ed approfondito l’adozione del testo preliminare della variante sostanziale di adeguamento relativa al PRGC.
La modifica sostanziale – ha spiegato il sindaco François Desandréè che viene modificato l’indice di superficie, calcolato non più, con il coefficiente 0,50, metro cubo per metro quadro ma, con un indice di 0,20, metro quadro per metro quadro. Si tratta di un piccolo aumento che libera nuovi spazi”. In particolare la zona interessata è quella residenziale, mentre la zona industriale e commerciale non prevede modifiche sostanziali.

Il piano – ha riferito il primo cittadino – contempla un numero ridotto di nuove edificazioni, con un limite temporale di realizzazione di dieci anni, ma soprattutto si è lavorato per permettere degli adeguamenti perimetrali alle realtà già esistenti, sulla base delle domande pervenute da parte dei privati”. Seguendo il trend degli ultimi anni il Comune ha calcolato un aumento di 400 nuovi abitanti nel prossimo decennio ma si tratterebbe di una proiezione che, sulla base degli studi e sulle natalità, “potrebbe non essere neanche raggiunta”.

L’architetto Giuseppe Nebbia, che insieme al geologo Stefano De Leo ed al dottore forestale Duilio Gal, ha elaborato il documento, ha precisato: “Nel momento in cui si arriverà ad una crescita che tocca le 400 unità, il piano prevede il blocco delle autorizzazioni. Questo è una tutela che è stata posta per evitare un poco controllato aumento antropico. Gli interventi che saranno autorizzati nel centro storico porteranno ad una crescita dei volumi dei privati e non necessariamente abitativa, e sarà comunque un aumento omogeneo rispetto all’esistente”.

I rappresentanti della minoranza, lista civica ed gruppo Sinistra per Saint-Christophe, hanno dato il loro voto contrario. Il consigliere Amedeo Bologna ha, infatti, evidenziato alcune perplessità, tra le quali “l’aumentato dell’indice di edificabilità, che può portare ad un aumento abitativo non controllato di Saint-Christophe, e la mancanza di aree da riservare ad interventi di edilizia residenziale pubblica”. La minoranza ha proposto invece la differenziazione degli indici di edificabilità e l’abbassamento del parametro di 0,20, oltre alla previsione di un piano urbanistico di dettaglio “preventivo”. Ipotesi che per il Sindaco allungherebbero  i tempi per i privati.

L’iter ora prevede un tempo di 45 giorni di pubblicazione, periodo entro il quale potranno giungere le osservazioni da parte dei privati. Il Consiglio si riunirà quindi per deliberare o cassare le richieste che giungeranno; dopodichè il documento giungerà alla Giunta regionale che avrà 120 giorni per, chiedere chiarimenti, fare proprie osservazioni e, in conclusione, porre il proprio sigillo.

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