Sull’ipotesi di collegamento tram-treno per Courmayeur lo studio di fattibilità, affidato dalla Regione a dei professioni, mette in luce alcune criticità. A riferirlo in Consiglio regionale è stato oggi l’assessore ai trasporti ad interim Erik Lavevaz.
“Lo studio non è concluso, ma a fine maggio è stato consegnato un primo step, che è in corso di analisi da parte delle strutture dell’Assessorato: uno degli elementi fondamentali è rappresentato dalle criticità di spazi nei pressi di Courmayeur, dove non pare possibile separare adeguatamente il tram-treno dalla strada statale. Ho assunto l’impegno con la Commissione consiliare di fare il punto della situazione quando avremo tutti i progetti da esaminare: dal punto di vista istituzionale credo sia corretto prima aggiornare la Commissione e quindi il Comitato “La Valle d’Aosta Riparte”.
Problemi noti secondo la consigliera di Pcp Chiara Minelli: “Sulla Courmayeur, la concomitanza della strada statale con la ferrovia era nota: lo studio serve proprio a indicare delle soluzioni”.
Lavevaz ha poi aggiornato il Consiglio sulle varie progettazioni dell’elettrificazione dell’Aosta -Ivrea e della riattivazione della linea dell’Alta Valle. “Per quanto riguarda la tratta Ivrea/Aosta, Rfi ha predisposto il progetto definitivo dell’intervento di elettrificazione e il 30 aprile ha convocato la conferenza dei servizi in forma semplificata e in modalità asincrona – vista la molteplicità di soggetti coinvolti – per accelerare i tempi di acquisizione delle autorizzazioni e il nulla osta. Dal 30 aprile vi sono 105 giorni per acquisire i pareri, dopodiché RFI potrà adottare il progetto. Il progetto è articolato, coinvolge più strutture e l’Assessorato dei trasporti coordina tutte le attività allo scopo di formulare un parere unico che sarà presentato entro la scadenza. Con gli enti locali sono stati promossi degli incontri sul territorio allo scopo di far emergere in anticipo le osservazioni: sul territorio valdostano non sono emerse particolari criticità, mentre ieri il Comune di Ivrea ha sollevato delle perplessità.”
Per quanto riguarda l’Aosta/Pré-Saint-Didier, il Presidente ha riferito che “nel corso dell’ultimo tavolo tecnico tra Regione e Rfi, è stato comunicato che il progetto è suddiviso in tre tronconi separati: armamento, segnalamento e impianti e gallerie. Il progetto relativo alla fase di armamento è stato consegnato a Rfi a fine maggio, mentre le altre due progettazioni saranno consegnate a breve. A queste si è aggiunta la progettazione delle manutenzioni straordinarie per l’innalzamento del carico assiale. Le tempistiche di realizzazione non sono ancora state affrontate in quando al momento l’opera non è finanziata, quindi siamo nell’attesa della conclusione della fine dell’iter progettuale e del reperimento delle risorse.”
Una risposta
La tratta Aosta-PréStDidier è stata chiusa quasi dieci anni fa per il basso numero di utilizzatori. Mi sfugge quindi il senso di investire milioni per riaprirla e poi accorgersi che non la utilizzerà nessuno.
Sarebbe molto più utile convertirla in una ciclabile, come viene fatto con le tratte ferroviarie in disuso nel resto d’Italia. Economica, fruibile da molte persone lungo il percorso, un’alternativa alla macchina per recarsi ad Aosta e, infine, un’attrattiva per i cicloturisti