Tutto pronto a Donnas per le Foire. Venerdì la Veillà aprirà la manifestazione

La manifestazione, nota anche come “fiera del legno”, è ritenuta millenaria come l’omonima aostana di cui può considerarsi un’anticipazione. Un tempo fiera per la vendita degli attrezzi agricol, si è trasformata in vetrina dell'artigianato tipico.
Fiera Sant'Orso Donnas 2013
Società

E’ tutto pronto a Donnas per accogliere i quasi cinquecento espositori nella tre giorni dedicata all’artigianato tradizionale valdostano e non solo. L’antico borgo della Bassa Valle d’Aosta ha messo già da diversi mesi in moto la macchina organizzativa della Foire de Saint-Ours che andrà in scena da venerdì 18 a domenica 20 gennaio. La manifestazione, nota anche come “fiera del legno”, è ritenuta millenaria come l’omonima aostana di cui può considerarsi un’anticipazione. Un tempo fiera per la vendita degli attrezzi agricoli costruiti durante l’inverno, si è trasformata in vetrina dell’artigianato tipico tradizionale della Valle d’Aosta. Non solo è possibile reperire i rastrelli, le ceste, i cucchiai e i mestoli, le botti, i “sabot” e gli oggetti per la casa, ma si ammirano anche vere e proprie opere d’arte: sculture, bassorilievi, oggetti minuziosamente intagliati in legno o in pietra ollare. Non mancano, peraltro, oggetti in rame e ferro battuto, pizzi, tessuti in canapa o lana, pantofole.

“Se il protagonista assoluto sarà ovviamente l’artigianato – ha spiegato il sindaco del Comune, Amedeo Follioley durante la conferenza stampa di presentazione – ma non mancheranno numerose iniziative collaterali che contribuiranno a creare un bel biglietto da visita per il nostro comune”. La Fiera prenderà il via venerdì 18 gennaio, alle ore 17, presso la palestra antistante la biblioteca, con la presentazione del libro “Sant’Orso di Donnas. La fiera, i volti, le storie" a cura di Vincenzo Bixio e Gabriella de Munari Bixio”, e proseguirà con la leggendaria notte bianca, la Veillà, dove il Borgo medievale sarà animato da canti e danze, mentre nelle 22 cantine aperte generosamente al pubblico dai cittadini del posto si potranno gustare i cibi e bevande della tradizione valdostana.

Il giorno seguente, sabato 19 gennaio, le attività ripartiranno alle 9 di mattina con il laboratorio “Intreccio di saperi – Atelier di tessitura per ragazzi dai 6 ai 12 anni. Curato dal MAV e dalle insegnanti del corso di maglia del Centro Anziani di Donnas”. Alle ore 10, poi, aprirà nei locali della Biblioteca la mostra etnografica collaterale alla Fiera, curata dalla commissione biblioteca Can savivo henque mindjavo – Nei piatti dei nostri nonni Saucisses, Boudin e friandes. In serata, invece, dalle ore 19.30 sarà la volta terrà la tradizionale fiaccolata lungo il Borgo in onore degli artigiani, a seguire la celebrazione della Messa nella chiesa di Sant’Orso in cima al Borgo. A seguire, alle ore 21 presso il salone Bec Renon esibizione del coro e orchestra SMIM dell’Istituzione scolastica Mont Rose A di Pont-Saint-Martin e le scuole primarie di Donnas classi IV° e V°.

Domenica 20 il gran finale con il momento atteso tutto l’anno dell’esposizione degli artigiani valdostani. L’impegno dei vari soggetti che si prodigano per la riuscita della manifestazione è anche di avvicinare il pubblico più giovane al mondo dell’artigianato e alla conoscenza del territorio. Per raggiungere l’obiettivo si allestiranno dei laboratori che spaziano dalla conoscenza del mondo della lana, partendo dalla pecora, passando dai cinque sensi legati ai prodotti del territorio, arrivando alla storia della Fiera e del paese che la ospita attraverso le animazioni. Inoltre si potranno provare i Legningenio, giochi di legno giganti ideati dal falegname Gino Chabod, che insieme ai ragazzi del Cea faranno provare nuove esperienze ludiche. Il Laboratorio della tessitura in lana, curato dall’Ivat con la sezione didattica del MAV, sarà affiancato dalle insegnanti del corso di lavoro a maglia del Centro Anziani di Donnas. In questo caso si tramanderanno anche i saperi dei nostri anziani. I laboratori di Ayas Km 0 invece punteranno a far conoscere il territorio e la sua origine, attraverso i prodotti locali, utilizzando i cinque sensi. La Mostra etnografica collaterale, curata dalla commissione biblioteca, ripercorrerà i cibi che erano nei piatti dei nostri nonni, affrontando quest’anno i prodotti di orine animale e quanto si ricavava di utile alla vita di tutti i giorni. Non mancherà poi un vero spazio espositivo dei produttori locali che potranno far conoscere e vendere i loro raccolti con il marchio Dounha in tabia. Inoltre, utilizzando i loro prodotti, verrà composto un piatto abbinato a vini locali. Il programma della giornata prevede l’apertura ufficiale della Fiera alle 8.30, con la visita da parte della giuria dei banchetti degli artigiani espositori e la contestuale apertura dell’area dei produttori locali che in una sorta di mercato presenteranno i loro prodotti sotto il marchio. La premiazione degli artigiani vincitori è prevista per le ore 17. “E’ ana vetrina importante – ha concluso il sindaco Follioley – per un paese che ha voglia di crescere e che conta di farlo proponendo un ulteriore evento, ancora in fase di definizione, che probabilmente si svolgerà in primavera e sarà dedicato alla produzione ortofrutticola di montagna”.

 

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