Scambiare dati territoriali e condividere buone pratiche nel campo della stabilità dei versanti delle montagne per rafforzare i monitoraggi e rendere più efficace l’azione di mitigazione del rischio sismico e di frane.
Per questo, la Giunta regionale – ieri, lunedì 13 giugno – ha approvato una bozza di convenzione con la Compagnia valdostana delle acque.
A spiegarne gli obiettivi è l’assessore alle Opere pubbliche Carlo Marzi: “La Regione e la Cva mettono in campo l’esperienza maturata e il reciproco interesse per una efficace prevenzione e mitigazione del rischio sismico e delle frane, stipulando un accordo per lo scambio di dati, informazioni circa il monitoraggio e le ‘buone pratiche’. Questo accordo è molto importante in quanto rafforza la cooperazione per finalità di prevenzione del rischio idrogeologico da dissesti di versante e sismico tra l’Amministrazione regionale e un soggetto dotato di una capillare presenza sul territorio”.
“L’accordo – aggiunge Marzi – prevede la messa a disposizione, da parte della Regione a Cva, in tempo reale e a fini di allertamento, dei dati sismici relativi a terremoti rilevati dalla rete Sismica Regionale e dei dati del monitoraggio radar-satellitare delle instabilità di versante, in modo da rendere le attività ispettive di Cva più efficaci sugli impianti di propria competenza”.
I dati elaborati dalla rete radar satellitare di monitoraggio frane e trattati con il sistema di screening Artemis – acronimo di Advanced Regional TErrain Motion Information System – sviluppato dagli uffici regionali della Struttura Attività Geologiche e recentemente presentato all’assemblea dell’European Geophysical Union di Vienna, permetterà di focalizzare i sopralluoghi sui siti di maggior interesse.
Cva fornirà, nell’ambito dell’accordo, i propri dati di sottosuolo che andranno ad arricchire la banca dati geotecnica e a creare sinergie nell’ambito della progettazione di opere di difesa, anche attraverso la creazione di un gruppo tecnico congiunto per lo scambio di esperienze nel campo del monitoraggio delle frane e dei versanti in genere.
“Riteniamo che questo accordo – conclude l’assessore –, al pari degli altri sottoscritti in precedenza, rappresenti un esempio virtuoso di come il sistema regione sappia produrre eccellenze a disposizione della sicurezza della collettività e, al tempo stesso, permetterne l’impiego in settori produttivi strategici come quello dell’energia”.
L’accordo – chiude la nota assessorile – genererà entrate a favore della Regione per un importo pari a 30mila euro annui.