“Una famiglia per una famiglia”, due serate di presentazione del progetto in Bassa Valle

Gli appuntamenti sono previsti il 16 luglio presso la sala polivalente di Donnas in via Binel, 35 e il 21 luglio presso Sala Conferenze in via delle Murasse,1 a Verrès. In entrambi i casi gli incontri inizieranno alle ore 20,30.
Società

Si terranno a Donnas e a Verrès gli incontri per presentare in Bassa Valle il progetto “Una famiglia per una famiglia”. Gli appuntamenti sono previsti il 16 luglio presso la sala polivalente di Donnas in via Binel, 35 e il 21 luglio presso Sala Conferenze in via delle Murasse,1 a Verrès. In entrambi i casi gli incontri inizieranno alle ore 20,30.
Nel corso delle due serate, a cui sono invitate tutte le famiglie e le persone interessate, verrà proiettato un video con testimonianze sulle esperienze in altre regioni italiane. Il progetto “Una famiglia per una famiglia”, infatti, è stato ideato e sviluppato dalla Fondazione Paideia a Torino nel 2003 ed è stato poi promosso in altre regioni italiane. Su iniziativa dell’Assessorato regionale della Sanità, Salute e Politiche sociali, della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta e del Forum delle Associazioni familiari, si intende proporre anche nella nostra regione questa forma di affidamento familiare: i destinatari non sono i singoli bambini, ma i nuclei familiari.
Nella pratica, il bambino rimane nella propria famiglia e nella propria casa e una famiglia disponibile al sostegno si impegna a prendersi cura di tutto il nucleo familiare, bambini e genitori, in una relazione solidale e di prossimità: i componenti della famiglia affiancante offrono le proprie specifiche competenze, determinate da età, professioni, inclinazioni differenti.
L’idea di base è dunque molto semplice e valorizza le esperienze di sostegno informale che storicamente sono sempre esistite: una famiglia che vive un periodo difficile è affiancata da un’altra famiglia ed entrambe si impegnano fra loro con un ‘patto di solidarietà’ per un periodo di tempo determinato.
Attraverso i due incontri di Donnas e Verrès si intende sensibilizzare la popolazione e coinvolgere le famiglie per poter avviare, nell’autunno prossimo, la formazione per coloro che avranno dato la propria disponibilità sia come famiglie “affiancanti” che come tutor. La sperimentazione prevede un massimo di otto abbinamenti tra famiglie, che saranno avviati nel 2015.

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