Vendita all’asta per sostenere l’ospedale St. Luke’s di Angal in Uganda

Si svolgerà sabato 20 gennaio 2007, a partire dalle ore 16 a Palazzo regionale, la vendita all'asta delle 60 opere, offerte da artigiani e artisti locali, il cui ricavato andrà all'Associazione Karacel per sostenere l'ospedale St....
Società

Si svolgerà sabato 20 gennaio 2007, a partire dalle ore 16 a Palazzo regionale, la vendita all’asta delle 60 opere, offerte da artigiani e artisti locali, il cui ricavato andrà all’Associazione Karacel per sostenere l’ospedale St. Luke’s di Angal in Uganda.
Le opere sono in esposizione alla Maison Savouret di Via Festaz n. 41, Aosta dal 17 al 20 gennaio 2007, dalle ore 9,30 – 12,30 e dalle 14,30 – 18,30. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Assessorato regionale dell’Istruzione e Cultura e con il Comune di Aosta e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio Valle, si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere il progetto ?Adotta un medico?.
?Si tratta di un progetto – ha spiegato il dott. Giovanni Cardellino, presidente dell’associazione Karacel e che per un mese all’anno si reca nella struttura africana- che vuole formare un medico ugandese che poi opererà nell’ospedale di St. Lukés di Angal. Si tratta di un giovane che già opera all’interno della struttura. Il ricavato servirà per sostenere l’iscrizione all’Università e il percorso di laurea?.

L’ospedale di Angal, una delle più antiche strutture medico-missionarie ugandesi e fondato nel 1958 dai Missionari Comboniani, ha sempre avuto caratteristiche di ospedale rurale, ma grazie all’attiva presenza di molti medici italiani è cresciuto, rafforzando le sue strutture e allargando il suo raggio d’azione.
Anche nei
momenti della guerra e delle distruzioni è rimasto un punto sicuro di riferimento per una popolazione di circa 300.000 persone. Una prima asta benefica è stata organizzata nel 2002 in Valle d’Aosta e il ricavato ha contribuito in modo importante alla realizzazione di un padiglione di isolamento per malati infettivi. Quest’anno con questa nuova asta si intende finanziare le spese di gestione dell’ospedale e, a questo scopo, gli artisti valdostani hanno contribuito offrendo gratuitamente le loro opere.
Nell’ospedale attualmente operano tre medici per 350-400 ricoverati in stanzoni di 20-25 letti, molti sono i bambini denutriti e la mancanza di medicine anche primarie è un problema che sorprende ?soprattutto quanto nell’ospedale della capitale i benestanti possono permettersi si avere addirittura la fontina valdosta? ha commentato Cardellino, ?Per questo – ha esortato – facciamo affidamento sulla generosità dei valdostani assicurando loro che nessun centesimo viene speso per la burocrazia ma tutto il denaro raccolto viene utilizzato per la gestione dell’ospedale e delle persone che assiste”.

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