Entra nella sua fase “operativa” il progetto “X-Pilot”, lanciato dall’associazione Jet Fighter Training, per individuare dei giovani appassionati al volo e sostenerli nel diventare piloti. Dopo aver raccolto le candidature di ragazze e ragazzi dai 18 ai 24 anni (residenti o iscritti in istituzioni scolastiche in Valle) e tenuto il primo test selettivo, da cui è emersa una graduatoria di una ventina di candidati, il sodalizio che ha portato i Valle l’addestratore L39 Albatros li ha riuniti l’altro ieri, lunedì 17 aprile, per presentare i prossimi passi dell’iniziativa.
Consisteranno, anzitutto, in una prova scritta, in calendario il prossimo 28 maggio. Sarà a risposta multipla e verterà sulle materie di studio utili per conseguire la licenza di pilota di aliante. Seguirà un colloquio orale su temi aeronautici, per capire le conoscenze di cui sono in possesso i ragazzi e sondare la loro motivazione. “Dovrete cercare le materie per il test da soli, dove trovare il materiale non ve lo dirò”, sono state le eloquenti parole al riguardo di Massimiliano Milano, vicepresidente dell’associazione e capo dell’addestramento dell’Aeroclub Valle d’Aosta.
L’obiettivo è arrivare, al termine della prima prova, ad individuare otto finalisti. Nel secondo “round” di formazione, che verrà fissato sulla base del calendario scolastico (per non ostacolare gli impegni degli studenti), proveranno per la prima volta l’esperienza del volo in aliante, sperimentando anche manovre acrobatiche per testare la loro attitudine fisica. “Il costo della licenza per diventare piloti – ha aggiunto Milano – è di 4mila euro: il primo classificato avrà il 100% del rimborso, mentre dal secondo all’ottavo sarà offerto il 50% della spesa”.
Un’opportunità “che non viene offerta da nessuno in Italia, nemmeno l’Aeronautica militare, ed è un vanto per la nostra associazione riuscire ad offrirla senza incentivi statali, ma solo grazie a sponsor privati”. André Claude Benin, presidente di Jet Fighter Training, ha sottolineato – rivolgendosi ai giovani presenti (e a quelli collegati da remoto) – che “l’iniziativa a cui partecipate è unica a livello italiano e sicuramente lo è per il panorama valdostano”.
All’incontro era presente anche il presidente dell’Aeroclub Valle d’Aosta, Adriano Ciccorello, che ha evidenziato come la nostra regione, per le sue caratteristiche paesaggistiche e morfologiche, ha da sempre attirato piloti a vela da tutta Europa. “Caratteristiche che ormai da tre anni – ha puntualizzato – hanno convinto l’aeronautica portoghese a mandare i suoi istruttori a perfezionarsi sui nostri alianti nella pratica acrobatica”. Un risultato che l’aeroclub vive con orgoglio, anche perché ottenuto più che altro con il passaparola, anche usando i social network.
Peraltro, il presidente Ciccorello ha esortato chi dovesse essere escluso da “X-Pilot” a non arrendersi, perché il club resterà comunque a disposizione per informazioni. I partecipanti al progetto ora inizieranno a prepararsi in vista della prova del 28 maggio. L’associazione è galvanizzata dall’aver riscontrato tanto entusiasmo. Alcuni partecipanti arrivano dal Politecnico di Torino, mentre altri da scienze politiche ed economia e commercio. Altri ancora dal liceo scientifico e dal “Don Bosco” di Châtillon. Tutti uniti dalla voglia di un futuro da pilota.
Una risposta
Ci paga il conto ? Perchè chi invece ha sistemato gli hangar a proprie spese e ha chiesto di costruire uno nuovo con i propri soldi (per una piccola attività legata agli alianti) è stato allontanato dall’aeroporto ? Forse perchè ha detto chiaro che altri 7 milioni di euro buttati per uffici dopo i 30 per la palazzina Gae Aulenti erano uno spreco inutile ? Così come ci si chiede a cosa serva spendere milioni di euro per dipendenti e pompieri per un aeroporto in cui volano solo più alianti e qualche aereo da turismo ? Perchè i giornalisti scrivono solo quello che sta bene al palazzo e nulla del resto ?