Zona gialla, nuova ordinanza regionale. Sci alpinismo solo con guida

L'ordinanza, che ricalca le misure già varate l'11 dicembre scorso, avrà efficacia fino al 23 di dicembre. Dal 24 scatta, infatti, anche in VdA la zona rossa
Erik Lavevaz, presidente Regione
Società

Aspettando l’ingresso in zona rossa, previsto dall’ultimo decreto legge del Premier Conte per il 24 di dicembre, il Presidente della Regione Erik Lavevaz ha firmato oggi un’Ordinanza che regola l’ingresso in zona gialla della Valle d’Aosta. Il provvedimento si è reso necessario a seguito dell’entrata in vigore della legge 11/2020, impugnata ieri dal Consiglio dei Ministri, che consente la riapertura di diverse attività.

L’ordinanza ricalca di fatto quella emessa una decina di giorni fa e avrà efficacia fino al 23 di dicembre. Viene confermato il coprifuoco disposto a livello nazionale dalle 22 alle 5, si consente lo svolgimento di attività sportiva all’aperto presso impianti, centri e circoli sportivi, comprese le piste di sci nordico, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri tra persone non conviventi. Si limita la pratica dello sci di alpinismo al di fuori dei comprensori sciistici con l’accompagnamento di guida alpina o maestro di sci. 

Anche per bar e ristoranti, aperti in zona gialle, viene confermato quanto disposto a livello nazionale, ovvero le attività si svolgono dalle ore 5 alle ore 18, esclusivamente con servizio al tavolo consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che si tratti di conviventi. E’ vietata la consumazione al banco. Dopo le ore 18.00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

 

0 risposte

  1. Ad avere la peggio da questo provvedimento è il turismo valdostano. Gli sci-alpinisti piemontesi e lombardi si recheranno altrove. Provvedimento davvero incomprensibile. Farsi accompagnare da un maestro di sci può risultare addirittura maggiormente pericoloso in quanto non ha titoli per farlo.

  2. Scialpinismo con guida o maestro di sci: una vera follia! Intanto quali titoli ha un maestro di sci per accompagnare gli scialpinisti? In altre regioni è esplicitamente proibito. Se la Regione vuole evitare che, a seguito di incidenti, si intasi il Pronto Soccorso, dovrebbe proibire tutte le attività fuori delle piste battute: scialpinismo (uno scialpinista può avere un infortunio anche se accompagnato da una guida o da un maestro di sci), escursioni con le ciaspole, attività venatoria. Non si comprende perchè solo gli scialpinsti siano discriminati. Inoltre anche l’attività di sci alpino in pista comporta incidenti, talora anche gravi; bisognerebbe limitare gli allenamenti solo agli atleti che lo scorso anno hanno partecipato a gare nazionali, non a chi ipoteticamente potrebbe parteciparvi quest’anno. Visto che la Regione Valle d’Aosta non gradisce la presenza di scialpinisti sulle sue montagne, andremo a fare scialpinismo in regioni più ospitali.

  3. Mi chiedo, riportando i dati del Corpo Nazionale Soccorso Alpino riferiti all’anno 2018, come mai viene regolamentato lo scialpinismo perché considerato uno sport che potrebbe caricare il servizio sanitario quando nelle statistiche è l’ultimo per interventi di soccorso???
    Ecco i dati che potete trovare al link: https://www.agi.it/fact-checking/vittime_montagna_italia-6813713/news/2019-12-31/
    Riporto le righe salienti che indicano le percentuali di interventi in base alle attività svolte e poi ognuno tragga le sue conclusioni:

    “Quanto alle attività svolte, la maggioranza relativa degli interventi del Cnsas (il 40,4 per cento) ha riguardato persone impegnate in attività di escursionismo (le passeggiate, per intenderci). Nell’elenco seguono poi, a distanza, lo sci (16,7 per cento), l’alpinismo (6,2 per cento), la mountain bike (6,1 per cento), la residenza in montagna (4,9 per cento), la ricerca di funghi (4 per cento) e lo sci alpinismo (3,4 per cento).”

    Vorrei che qualcuno mi spiegasse il motivo di tale ordinanza..

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