Batailles de Reines, la Regione: possono ripartire. L’Associazione: no a queste condizioni

L'ultima ordinanza prevede che i partecipanti abbiano concluso il ciclo vaccinale o siano in possesso di un certificato che attesti la guarigione dal Covid-19 oppure effettuino 48 ore prima un tampone. L'Association "ignorato" il protocollo condiviso in questi mesi.
Batailles de Reines
Sport

Il via libera alla ripresa delle Batailles de Reines 2021 è arrivato ieri pomeriggio con l’ultima ordinanza firmata dal Presidente della Regione, Erik Lavevaz. Al momento però le eliminatorie primaverili rimangono sospese. Ad annunciarlo è il Presidente dell’Association Régionale Amis des Batailles de Reines, Roberto Bonin. Motivo? Le condizioni imposte “non condivise” per la ripartenza e dettagliate nella stessa ordinanza.

Quest’ultima prevede che i partecipanti siano muniti di un certificato medico che attesti il completamento del ciclo di vaccinazione anti-SARS-CoV-2, oppure l’avvenuta guarigione da Covid- 19, con contestuale cessazione dell’isolamento oppure la certificazione dell’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo a virus, effettuato entro le quarantotto ore precedenti.

“Prevedere un protocollo da attività sportiva (tampone preventivo) alle Batailles de Reines è formalmente non corretto, perché giustamente non siamo classificati come attività sportiva di interesse nazionale, altrimenti avremmo potuto svolgere attività anche in zona rossa” dice Bonin, sottolineando come l’ordinanza “vanifichi totalmente il percorso intrapreso a gennaio” che ha portato alla stesura condivisa del Protocollo per lo svolgimento in sicurezza della manifestazione Batailles de Reines 2021 “che oggi è stato di fatto ignorato”.

Secondo l’Association nei mesi di interlocuzione con il Governo regionale non si è mai parlato di queste misure per la ripartenza. “Questo ulteriore aggravio, non giustificato, non tiene per nulla conto della peculiarità delle Batailles de Reines, le cui modalità di svolgimento sono state disciplinate, alla luce della pandemia, proprio nel protocollo approvato dalla Giunta regionale”. In particolare era stato previsto lo svolgimento in luogo aperto, delimitato da reti appositamente acquistate, l’interdizione al pubblico, la rilevazione della temperatura in entrata e tenuta di un registro dei presenti, il numero limitato di allevatori e di bovine partecipanti, una cartellonistica esplicativa anti-Covid19 e il distanziamento e mascherine.

“In un contesto nel quale anche le autorità giudiziarie e politiche non riescono ad imporre alla cittadinanza – come a nostro avviso dovrebbe essere – un giusto senso civico orientato al rispetto del prossimo, ad esempio impedendo manifestazioni spontanee organizzate in barba ai divieti che da lungo tempo, con responsabilità, sono dai più rispettati” il Direttivo dell’Association spiega di non voler “imporre agli allevatori l’obbligo di effettuare un tampone, che potrebbe anche fortemente condizionare la propria attività personale (conduzione dell’azienda), per poter partecipare alle Batailles de Reines. Questa condizione “di obbligo” porterebbe inevitabilmente a compromettere la partecipazione e a vanificare l’organizzazione, dispendiosa, delle singole eliminatorie”.

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