Dublanc centra l’impresa, il Monte El’brus è suo

Il trentenne alpinista di Issogne ieri, venerdì 18 maggio, ha raggiunto il suo obiettivo di scalare in solitaria la cima più alta della catena del Caucaso: "È andata bene, anche se ad un certo punto stavo per mollare per il freddo".
Il Monte El’brus, tra Russia e Georgia
Sport

Ha approfittato di una “finestra di bel tempo”, Manuel Dublanc, ed è riuscito a centrare il suo obiettivo: scalare in solitaria il Monte El’brus, il vulcano inattivo russo che con i suoi 5.642 metri è la vetta – in realtà ha una “doppia cima” quasi gemella – più alta della catena del Caucaso.

Dublanc, alpinista trentenne di Issogne che in curriculum può vantare già le vie normali di diversi “4mila” – come il Monte Bianco, il Monte Rosa ed il Cervino –, la salita dello “sperone Frendo” dell’Aiguille du Midi, la traversata del Lyskamm, la Cresta De Amicis del Cervino, e la soddisfazione di essere uno dei “finisher” del Tor des Gèants nel 2014, racconta che l’impresa è stata tutt’altro che semplice.

Partito il martedì scorso per la Russia, Dublanc spiega: “Venerdì alle 11, ora di Mosca, sono arrivato in vetta al monte El’brus, a 5.642 mt in totale solitaria. Sono partito il 15 maggio da Malpensa e son arrivato il 16 qui al villaggio. Ieri ho dovuto provare a salire perché era l’unica mattina nella quale il meteo ‘teneva’ fino alle 14. È andata bene, anche se ad un certo punto stavo per mollare per il freddo, che con il vento arrivava anche alla temperatura di – 25 gradi. Ora son già al villaggio a quota 2mila metri, e per i prossimi giorni il meteo prevede brutto tempo sempre, quindi renderà impossibile una qualsiasi altra salita”.

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