Il ragazzo, un cittadino britannico, recuperato all’alba di ieri sul ghiacciaio di Bionnassay con equipaggiamento escursionistico, sta meglio. Oggi, Polizia e Guardia di finanza lo hanno sentito: ha spiegato il “progetto”, per il quale era giunto in Valle.
La decisione del sindaco Peillex dopo aver constatato che, nonostante le raccomandazioni delle autorità, solo ieri 79 alpinisti si sono riversati sulla via normale francese al “Tetto d’Europa”. La frana "catturata" da un video.
All’indomani della frana sul Cervino, gli “addetti ai lavori” s’interrogano. E c’è chi, come il sindaco di Saint-Gervais Peillex, ipotizza di far pagare in anticipo il funerale agli alpinisti che si avventurano nelle zone sconsigliate dalle guide.
Il maltempo frena l'avventura del valdostano con il tedesco David Gottler sul Nanga Parbat, lungo la parete più grande del mondo. "Non ho mai rimpianto nessuna esperienza e di certo non rimpiangerò questa".
I due alpinisti sono rimasti bloccati sulla via normale, a 3500 metri, a causa delle rocce rese scivolose dalla pioggia e dalle condizioni meteo in peggioramento. L'intervento sanitario non si è reso necessario.
L’alpinista di Cogne è pronto al suo particolare giro d’Italia, partendo venerdì 25 giugno dalla vetta più alta della Liguria per affrontare sabato il Monte Bianco e domenica la Punta Dufour, per poi concludere in Sardegna.
E’ accaduto ieri, mercoledì 19 maggio, sul versante francese della montagna. Entrambe le vittime, di 23 e 61 anni, erano della vallata di Chamonix. Il PGHM avverte: “ci sono quantità enormi di neve”.
L’atto è stato firmato nel pomeriggio di ieri, giovedì 1° ottobre, ad Annecy. Tra i divieti istituiti, quello di praticare discipline all’infuori dell’alpinismo, della combinazione tra alpinismo e parapendio, del paralpinismo e dello sci/snowboard-alpinismo.
Il Soccorso Alpino Valdostano è intervenuto nella zona sotto la capanna Gnifetti (3.647 metri) per recuperare uno scalatore con sospetta frattura di una gamba. L’assenza di neve rende i ghiacciai particolarmente scivolosi.
Ad aprirla venerdì scorso, 21 agosto, sulla parete est della montagna, gli istruttori del Centro Addestramento Alpino Stefano Cordaro, Valerio Stella e Lorenzo Di Francesco. Ci sono voluti tre tentativi dal 2017.
Le due guide alpine del Cervino hanno ripetuto il concatenamento di tre vie nel bacino del Frêney, sulle orme del grande alpinista veneto che aveva compiuto l'impresa nel 1982, in inverno e in solitaria.
Gli alpinisti soccorsi stavano percorrendo la via del rientro in cresta, a quota 4400 mt. Sono stati elitrasportati in ospedale, due ad Aosta e uno a Zermatt, dove sono in fase diagnostica.
Ieri è finito un incubo per Lucio Trucco, guida del Cervino e tecnico del Soccorso Alpino Valdostano. Dopo aver fatto perdere le tracce alla Testa Grigia, la sua Malice, pastore belga malinois da valanga, è tornata a casa.