Thedy-Boffelli, Junod-Compagnoni e Noebes Tourres-Guiramand vincono l’Emilius 3559

Sono state 47 le coppie al via della gara estrema e selvaggia con 3000 m di dislivello. Pronostici rispettati e record infranti.
Mont Emilius, Charvensod (AO), i vincitori della gara maschile e femminile in vetta Photo credit: Roberto Roux
Sport

Pronostici rispettati e record abbattuti per la prima edizione (dopo l’edizione zero del 2023) dell’Emilius 3559, gara massacrante e selvaggia (anche un po’ spartana) da 3000 metri di dislivello e 17 km di sviluppo partita questa mattina alle 6.30 dalla ciclabile all’altezza del campo sportivo di Plan Félinaz con la trombetta suonata dal sindaco di Charvensod Ronny Borbey.

Non deludono le aspettative Daniel Thedy – William Boffelli, Noemi Junod – Giulia Compagnoni e Valentin Noebes Tourres – Elisa Guiramand, che hanno vinto abbassando nettamente i tempi di due anni fa. Boffelli e Thedy del Team Kailas Fuga hanno preso subito la fuga (appunto) partendo fortissimi (in particolare il valdostano) e non hanno mai mollato la testa della gara, passando al Rifugio Arbolle in 1h35’19” e raggiungendo i 3559 metri della vetta dell’Emilius dopo 2h36’12”. Hanno tentato di tenere il loro passo il Team France/Italie di Julien Michelon (vincitore due anni fa in 2h45’21” insieme al connazionale Valentin Noebes Tourres) e Massimo Farcoz, secondi in 2h42’14” (passaggio all’Arbolle in 1h38’00”) e Willy il coyote e Beep Beep, cioè Alex Déjanaz e Henri Grosjacques, sul podio in 2h49’08” (1h40’46” all’Arbolle).

Anche la gara femminile è andata come da copione, con le scialpiniste della nazionale Noemi Junod e Giulia Compagnoni a scavare un fossato tra loro e le inseguitici. Le giovani del CS Esercito hanno addirittura trovato un posto in top ten, vincendo la loro classifica in 3h07’24” (1h54’27” il passaggio intermedio) e migliorando di quasi mezz’ora il tempo di riferimento di Francesca Travi e Sabina Bendotti. E più di mezz’ora è il distacco che hanno inferto alle gemelle svedesi Elkottwins, Lina e Sanna El Kott Helander, seconde in 3h39’25”, mentre sul terzo gradino del podio salgono le gressonare Katrin Bieler e Giulia Zanovello (Base Camp Gressoney) in 3h46’44”.

La gara mista è invece di Valentin Noebes Tourres (nuovamente sul gradino alto del podio) e Elisa Guiramand che, dopo essere transitati agli 11,8 km in 2h01’58”, hanno staccato nell’ultimo tratto Marina Cugnetto e Francesco Carrara. I Caddy Life vincono in 3h21’55”, mentre i Capanna Mautino conquistano la piazza d’onore in 3h24’59”. Terzo gradino del podio per Gli Skassati Edoardo Curreri e Giulia Saggin in 3h35’17”.

Il premio in memoria di Denis Trento, riservato alla squadra che più si è avvicinata alle 2h53’27” fatte registrare due anni fa dallo sfortunato scialpinista, è andato a François Cazzanelli e Giuseppe Vidoni, quarti in 2h51’26”.

Qui i risultati live.

 

All’Emilius 3559 anche un premio in memoria di Denis Trento

24 luglio 2025

Le 50 coppie che prenderanno il via della seconda edizione (dopo l’edizione zero del 2023) dell’Emilius 3559 sono state definite dopo un attento lavoro di selezione dei curricula arrivati. Ora si fa sul serio: venerdì 1° agosto (o sabato 2 in caso di maltempo) scatterà la difficile e selvaggia gara a coppie da 17 chilometri di lunghezza e 3.000 metri di dislivello.

Nel 2023, Julien Michelon e Valentin Noebes Tourres avevano completato la sfida in 2h45’21”, mentre Francesca Travi e Sabrina Bendotti erano arrivate in vetta in 3h36’37”. In quella occasione era presente anche Denis Trento, in coppia con Didier Chanoine e in cima in 2h53’27”. Un tempo di riferimento: la squadra che maggiormente si avvicinerà a quel rilevamento cronometrico riceverà un premio speciale di Grivel e Karpos che è stato istituito per ricordare il campione dello sci alpinismo travolto da una valanga lo scorso anno.

Si parte alle 6.30 del mattino dal campo sportivo Guido Saba di Plan-Félinaz su un breve tratto di pista ciclabile, poi si inizierà a percorrere il lungo sentiero che porta alle frazioni di Bondine, Champex e Ponteille di Charvensod, per poi entrare nel vallone di Comboé. È qui che si lascia il tradizionale tratto che porta alla Becca di Nona, per dirigersi invece sul percorso verso il rifugio Arbolle e il Mont Emilius, ancora più tecnico e tortuoso, da percorrere in un massimo di 4 ore e 30 minuti, che si chiuderà al rifugio Arbolle con il pranzo, le premiazioni e l’animazione che contraddistingue da sempre gli eventi firmati dall’Asd Becca di Nona 3142.

In campo femminile gareggeranno in coppia le azzurre dello scialpinismo Noemi Junod e Giulia Compagnoni. A sfidarle saranno Francesca Travi e Sabrina Bendotti, le campionesse in carica, e ancora Giulia Zanovello con Katrin Bieler.

Nella gara maschile i grandi favoriti sembrano essere Daniel Thédy e William Boffelli, il primo fresco campione europeo ISF di vertical, il secondo scialpinista e trailer di grande esperienza. Il francese Julien Michelon correrà in coppia con il valdostano Massimo Farcoz, così come non mancheranno i gemelli Chanoine, Didier e Jacques.

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