Il gigante di Lenzerheide non regala l’ultimo sorriso pre-olimpico a Federica Brignone, che davanti al suo Fans Club torna a casa con un nono posto a pari merito con Bernadette Schild. La buona prima manche, chiusa al terzo posto, non è bastata alla valdostana, che con il tempo totale di 2’12”94 (addirittura ventesimo tempo nella seconda manche) accusa un distacco di 2”13 da Tessa Worley. Sul podio salgono anche Viktoria Rebensburg (+0”07) e Meta Hrovat (+1”45), capace di rimontare ben 11 posizioni.
"Ho capito sin dal mattino che le cose non sarebbero andate bene – ha dichiarato Brignone al termine della gara -, mi sentivo come svuotata di energie. Probabilmente i postumi dell'influenza dei giorni scorsi si sono fatti sentire. Non farò lo slalom di domenica: devo ricaricare le pile in vista delle Olimpiadi".
L’uscita di scena di ieri e la caduta di Manuela Moelgg hanno forse influito mentalmente sulla prima manche della valdostana, che è partita un po’ contratta concedendo diversi decimi alla leader Tessa Worley. Nelle ultime curve Brignone si è rifatta, limitando e poi recuperando il distacco fino alla terza posizione, a 1”25 dalla francese ed a 73 centesimi da Viktoria Rebensburg. Una prima manche che è stata molto selettiva (6 atlete su 30 non hanno portato a termine la prova, tra cui Manuela Molegg e Sofia Goggia), in particolare nella parte alta, e che dà la portata della prova di Federica Brignone, comunque non troppo soddisfatta all’arrivo: “Mi ero messa in testa di fare le prime porte sugli sci per prendere poi velocità ma anche dopo continuavo a non trovare il ritmo giusto. Soltanto nella parte bassa ho preso un po’ di velocità ma sentivo di non andare forte. Posso e devo fare di più, è un bellissimo pendio e occorre fare meglio”.
Domani ultima tappa a Lenzerheide con lo slalom: prima manche alle 9.30, seconda alle 12.15.