Ci ha sperato per un quarto d’ora abbondante, poi il tempo e la visibilità sulla pista sono cambiati, e con essi anche la classifica generale. Federica Brignone, in ogni caso, non si ferma più e sale di nuovo sul podio (il 73esimo della sua carriera) nel SuperG di Sankt Anton, sulla pista “Karl Schranz” che ieri le aveva già regalato la prima gioia in discesa libera.
La valdostana, scesa con il pettorale numero 7, si è presentata al cancelletto di partenza con il piglio giusto, disegnando magistralmente le prime curve, per poi perdere qualche centesimo nella parte centrale. Nel finale, però, ha realizzato l’ennesimo capolavoro, con un ultimo intermedio straordinario. Nonostante la gara eccezionale, Brignone, all’arrivo, scuote la testa, visibilmente insoddisfatta della sua prestazione: forse sapeva già che quel tempo perso le sarebbe costato la vittoria.
Davanti a lei si piazzano la sorpresa di giornata, l’americana Lauren Macuga (1’17″51), e l’austriaca Stephanie Venier (1’18″19).
“Ho faticato a trovare il feeling con la neve, non vedendo praticamente nulla”, ha spiegato Brignone. “È stato davvero difficile sciare così, sono andata lunga in un paio di porte. Peccato, perché dopo è uscito il sole e chi ha avuto la possibilità di scendere con quelle condizioni ha avuto un bel vantaggio.”
Fuori gara, invece, Sofia Goggia, che era in testa al momento dell’uscita. “Ho partecipato a tante gare con condizioni mutevoli, ma tu devi fare la tua e quindi dal mio punto di vista c’è rammarico ma onestamente non mi è mai sembrato di sciare bene oggi”.
