“Uno dei miei sogni e obiettivi stagionali era vincere qui a La Thuile. Tutto il resto è qualcosa in più, che non era in programma”. È una Federica Brignone stanca ma felice quella che, in conferenza stampa, commenta il successo nel secondo SuperG sulla pista 3-Franco Berthod, davanti al pubblico di casa. Una vittoria che la avvicina ulteriormente alla conquista della Coppa del mondo generale.
“Questa vittoria racconta il percorso di un’atleta – spiega Brignone –. Oggi c’erano tanti amici, persone che mi hanno accompagnata per una vita e che hanno lavorato con me e per noi. Affrontare queste gare prima di Sun Valley è stato un valore aggiunto”.
La valdostana parla anche delle sensazioni di giornata: “Oggi la pista era molto migliore rispetto a ieri e io ero più concentrata, con la mente meno stressata. Vincere davanti ai miei tifosi è qualcosa di incredibile: guidare la Coppa del mondo in questo modo è davvero speciale. Rispetto a ieri ho trovato un altro equilibrio: ieri ho cercato di fare troppo, superando i limiti, ma non ha funzionato”.

Se ieri Brignone sentiva il peso della gara in casa, oggi è riuscita a cambiare approccio. “Questa mattina mi sentivo vuota, con poche energie. La stagione è stata molto intensa, con tante tappe in Italia. Non era solo questione di sciare: tutto il contorno è stato difficile da gestire. Ma stamattina ho deciso che dovevo focalizzarmi su me stessa, rilassarmi e riposarmi. In partenza ero meno agitata di ieri, ho avuto sensazioni migliori con la pista, che oggi si incollava meno. Al traguardo ho visto quei 5 centesimi di vantaggio e ho pensato che forse non bastava. Ma quando ho visto tutte le altre scendere, ho capito”.
“Una stagione impegnativa ma incredibile”
Federica Brignone ripercorre così la sua annata: “È stata una stagione impegnativa ma incredibile. Se mi concentro sui numeri faccio fatica a sciare. Ho preferito vivere gara dopo gara, senza pensare troppo ai punti. Spero di continuare così fino alla fine, mostrando il mio miglior sci”.
Unico momento difficile, racconta, è stato a Kranjska Gora: “Mi ero bloccata in gara. Avevo già sbagliato due giganti su quattro, ero giù di morale. Ma mi sono rimboccata le maniche e ci ho provato di nuovo”.
Ora, se le ultime gare di Sun Valley non riserveranno sorprese, Brignone potrà festeggiare la sua seconda Coppa del mondo generale. La prima le era stata annunciata con un messaggio e recapitata a casa: “Eravamo in una casetta ad Åre con Laura Pirovano e le altre. Gian ci ha scritto: ‘Tutto cancellato, la guerra è finita’. È stato un momento tranquillo, forse è mancata un po’ di festa sulla pista, ma ci siamo goduti comunque il momento”.
Gli obiettivi: “Mi manca la Coppa di discesa, ma anche quella di gigante sarebbe fantastica”
Nel mirino di Brignone ci sono anche le coppe di specialità: “Non credo che Lara Gut mi lascerà la Coppa di SuperG: se la giocherà fino alla fine. C’è anche Alice Robinson, che non ha paura di dare tutto. Non so cosa aspettarmi dalle piste che ci aspettano. Mi piacerebbe vincere anche la Coppa di discesa, che manca nella mia collezione, ma anche quella di gigante sarebbe fantastica”.
Roda: “Brignone è inimitabile. Come Tomba”
Presente alla conferenza stampa anche il vicepresidente FIS e presidente FISI, Flavio Roda: “Quello che ha fatto Federica è inimitabile. È impensabile che un’atleta riesca a mantenere questo livello così a lungo. Ha fatto un grande lavoro insieme ai tecnici, con una grande convinzione. Solo un’atleta di altissima qualità può ottenere questi risultati. Ha ancora tanto tempo davanti per dimostrare il suo valore”.
Parlando dei punti in comune con Alberto Tomba, Roda ha sottolineato: “Hanno in comune la determinazione, la convinzione, il carattere. E poi, ad entrambi, piace vincere”.