“Cina e Valle d’Aosta non sono poi così lontane, se è possibile raggiungervi in bicicletta!” Il capitano Yongfeng Wang, presidente della CMA, China Mountaneering Association, ospite ieri a Courmayeur assieme alla sua équipe di alpinisti cinesi, ha ricordato simpaticamente l’impresa della guida alpina di Courmayeur Matteo Pellin, che in sella a una bicicletta, ha percorso più di 17mila km, da Pechino al bosco del Peuterey, in Val Vény. Il capitano Wang, come è familiarmente noto nel suo paese, dove è un autentico personaggio, è alla guida della delegazione ufficiale di alpinisti cinesi che ieri è stata accolta con tutti gli onori nella casa delle guide di Courmayeur, in presenza del sindaco e dell’assessore Marguerettaz.
Recentemente il governo cinese ha deciso di puntare sull’alpinismo, formando una squadra nazionale di atleti, allenati da Thomas Bubendorfen, il celebre alpinista austriaco. E quale migliore palestra che il Monte Bianco, culla dell’alpinismo internazionale? Courmayeur è una tappa importante della loro formazione sul campo, che prelude a nuove ambiziose imprese. L’intento promozionale è evidente. “Ci auguriamo che nel prossimo futuro molti cinesi scelgano la Valle e Courmayeur per soggiorni vacanza ed esperienze alpinistiche in montagna. Per carità, però, è una piccola valle: non venite tutti! – ha scherzato Gioacchino Gobbi, presidente della Courmayeur Mont Blanc Funivie e patron della Grivel, sponsor di punta del progetto. La Valle d’Aosta spera di aprirsi un varco nel promettente mercato turistico cinese, attualmente in fase di espansione.
L’avventura valdostana degli alpinisti cinesi, aspiranti Guide Alpine, è già iniziata nel febbraio scorso, quando salirono la prima volta sul Monte Bianco, con la benedizione del loro governo, deciso a raccogliere allori sportivi anche nel campo dell’alpinismo. Sull’esperienza vennero prodotti un libro e un film che a quanto pare conquistarono il pubblico della repubblica popolare. Al capitano Wang sono stati donati una piccozza d’oro della Grivel e un barattolo di aria pura del Monte Bianco, perché non sentisse nostalgia della vetta che l’ha accolto.