La Nazionale femminile di hockey in ritiro ad Aosta, tra le convocate Ester Hérin

“Sono rimasta senza parole”, racconta la giovane valdostana dell’HC Aosta Gladiators.
Ester Hérin
Sport

La Nazionale femminile di hockey su ghiaccio ha scelto Aosta come prima sede del ritiro pre-season in vista dei Mondiali del 2023 a Seoul. Tra le azzurre, brilla anche Ester Hérin, valdostana dell’HC Aosta Gladiators, alla sua prima esperienza con l’Italia.

In un periodo turisticamente affollato, con le strutture ricettive del capoluogo valdostano pressoché completamente sold out, la nazionale è ospitata dal College HLAB, che durante l’anno ospita atleti dell’HC Gladiators provenienti da tutte le regioni del Nord Italia e che, durante i momenti più tragici dell’emergenza Ucraina, ha ospitato anche 10 rifugiati provenienti da queste martoriate terre. Grazie a questa opportunità, le 27 atlete e lo staff stanno vivendo il raduno come un’esperienza collegiale, respirando clima comunitario di squadra.

La nazionale femminile si fermerà ad Aosta fino al 28 agosto, disputando alcune amichevoli con una selezione di atleti dell’HC Gladiators (prossimo incontro sabato 27 ore 18.45).

Ester Hérin: “Sono rimasta senza parole”

“Appena il team manager della Nazionale mi ha cercata per sostituire una titolare del senior team sono rimasta senza parole”, racconta Ester Hérin, “poi, piangendo dalla gioia, mi sono precipitata al raduno. Ho iniziato a giocare solo tre anni fa e la Nazionale è sempre stato un sogno che pensavo dover lasciare sempre chiuso nel cassetto. La convocazione mi ha convinto sempre di più che tutti gli sforzi, i sacrifici, vengono ripagati. Questo non è un punto d’arrivo, ma un inizio di una nuova avventura”.

L’esordio di Ester non è stato traumatico grazie anche alle compagne di squadra che “mi hanno accolta come se facessi parte da sempre del gruppo, calmando le mie ansie e placando le mie preoccupazioni. Quando mi hanno “vestita” di blu nazionale, mi sono sentita parte della storia dell’hockey italiano”.

I ringraziamenti della giovane valdostana sono dovuti: “Devo ringraziare tutta la società dei Gladiators. In particolare il mio coach Luca Giovinazzo, che ha sempre creduto in me, spronandomi ed incitandomi. Mia mamma ha fatto tanti sacrifici per permettermi di realizzare il mio sogno e mi ha sostenuta nei momenti più bui. Un’altra persona che devo ringraziare molto è Marta Mazzocchi, esempio per tutte noi”.

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