Una presentazione-show per un appuntamento che si preannuncia come uno dei più spettacolari dell’anno: l’auditorium della Cittadella dei Giovani era gremito ad assistere alla conferenza stampa dell’evento Oktagon che si terrà a Torino l’8 aprile, in un Pala Alpitour che si avvia verso il tutto esaurito e che accoglierà 14.000 spettatori.
A presentarlo c’erano grandi nomi della disciplina: il patron Carlo Di Blasi, i campioni Giorgio e Armen Petrosyan e la valdostana Martine Michieletto. Tre i circuiti coinvolti, sedici gli incontri delle varie discipline, con tre titoli mondiali in palio durante la stessa serata: sono numeri che, aggiunti agli spettatori che saranno presenti sul posto ed ai diversi Paesi che seguiranno l’evento dagli schermi televisivi danno la giusta dimensione di che cosa sia Oktagon e dell’importanza che ha, per Aosta, questa presentazione. “Avete onorato Martine con la vostra calorosa presenza”, esordisce Carlo Di Blasi. Che passa poi a presentare l’evento: “Oktagon è sport e spettacolo. Nella prima parte ci saranno le Victory World Series, in cui il nostro Armen Petrosyan si giocherà il mondiale WKU 70 kg contro il francese Mohamed Houmer: sono due atleti che amano il confronto testa a testa, sarà molto interessante. Ci sarà un altro scontro Italia-Francia anche per il titolo mondiale ISKA, con Anissa Meksen che affronterà la vincitrice delle selezioni di Alassio”. Armen Petrosyan si presenta così: “Ho l’opportunità di vincere il mondiale e non voglio lasciarmela scappare. Sto abbastanza bene e sto lavorando duramente, e mi diverto. Se dovessi smettere di divertirmi mi ritirerei”. Dopo le Victory World Series sarà la volta del circuito Bellator Kickboxing, con il campione Giorgio Petrosyan, fresco vincitore della cintura W5, che affronterà Amansio Paraschiv: “Sono stato il primo italiano a vincere la cintura W5, ma adesso la testa va ad Oktagon, perché ho sempre fame di vittorie”. Ed è in questo circuito che la valdostana Martine Michieletto contenderà la cintura a Denise Kielholtz. “L’avversaria è molto dura ed esperta, ma io ho il vantaggio di essere più alta. Sono sempre tesa prima di scendere sul ring, ma non parlerei di timore reverenziale. Sarà la prima volta che combatterò davanti ad un pubblico così vasto, non so dire se sarà una spinta in più o motivo di maggiore tensione: quando inizio a combattere non penso e non sento più niente”, spiega Martine. La sua ricetta per essere sempre in vetta è “tanto sacrificio, impegno, allenamento, e volontà di vincere”. È così che è arrivata dov’è: due titoli mondiali (nel K1 ISKA e nel WKU Thai boxe), diverse medaglie d’oro e titoli italiani ed europei. Una forza della natura uscita dalla palestra Fighting Club Valle d’Aosta ed allenata dal Maestro Manuel Béthaz, altro pluricampione mondiale: “Presentare l’Oktagon ad Aosta era una scommessa, e viste le presenze di stasera direi che è stata vinta. Con Martine abbiamo preso le misure all’olandese, è una grande opportunità”. Insieme a Martine Michieletto potrebbe esserci anche Luca D’Isanto, che deve sconfiggere a Milano sabato 11 marzo Ismael Bene per poter accedere anch’egli a Oktagon (la sua presenza rappresenterebbe un evento quasi unico, con la piccola Valle d’Aosta che potrebbe avere due rappresentanti): “Luca è stato fermo per 5 anni per un infortunio al naso durante un combattimento. È tornato nel 2016 ed è in grande forma: ha davanti a sé una porta, ora sta a lui aprirla”. “Non vedo un ostacolo insormontabile”, dice D’Isanto. “Avevo tanta voglia di tornare sul ring, e poter accedere al circuito Oktagon sarebbe un’emozione grandissima. La mia arma in più è Manuel, che muove le fila dall’angolo”. Il terzo circuito sarà il Bellator MMA, cioè combattimenti nella gabbia in arti marziali miste. A fare gli onori di casa è stato l’Assessore allo Sport Carlo Marzi, con la presentazione che rientra nelle attività di Aosta Città Europea dello Sport 2017: “È una sfida anche per noi ma è un ottimo inizio, anche se siete voi a fare il grosso del lavoro, con questo parterre de rois e con questo entusiasmo. Questo sport è anche una grande metafora: da quando sono in politica ho imparato che bisogna saper subire i colpi, che la resilienza è fondamentale”.
La presentazione si è conclusa con una vera e propria sessione dimostrativa, in cui i due fighters valdostani sono saliti sul ring con il Maestro, senza risparmiare colpi che risuonavano davanti ad un pubblico estasiato e caloroso pronto ad andare a Torino a vivere il sogno di Martine e, speriamo, anche di Luca.