Per presentare la stagione della serie A – la prima della storia – lo Stade Valdôtain Rugby ha deciso di fare le cose in grande (in termini di tempi, di partecipazione e di prestigio): domenica a Skyway c’erano più di 100 persone legate alla società giallonera, e la famiglia non era neanche al completo. “Abbiamo voluto regalarci una coccola per stare insieme”, dice Francesco Fida, presidente ed artefice primo di questo piccolo miracolo sportivo (e non solo).
Sullo schermo passano le immagini dell’anno scorso, con quell’impensabile promozione in serie A (e sarà così anche nel 2026/27, visto che per questa stagione non sono previste retrocessioni) arrivata letteralmente all’ultimo secondo dell’ultima partita del campionato, come nei film. Ma la serie A non snaturerà lo Stade: “Senza questo direttivo non saremmo quello che siamo”, prosegue Fida. “Abbiamo cercato di arricchire la squadra ma anche chi viene da fuori non sarà pagato per giocare, anzi: i nostri ragazzi hanno sempre pagato una quota di tasca loro, nessuno ha mai contestato questa cosa, per noi è la normalità”.

Sarà una stagione difficile, una prova di maturità ma non un punto di arrivo: “Con il lavoro e la volontà si possono fare tante cose, e altre ne faremo. Non smettiamo mai di sognare”.
Un sogno non solo sportivo, ma che ha riguardato l’Area6Tu, diventata ormai un punto di riferimento per lo sport valdostano, con la gestione affidata allo Stade fino al 2050, sostenuta dalla Regione e dal Comune di Sarre: “Abbiamo creduto in questo progetto, non è stato solo un sogno ma tutto è stato fatto come si deve e rispettando i tempi”, dice il sindaco Massimo Pepellin. “Non siete partiti da zero, ma da sottozero: avere avuto coraggio, volontà e risorse per far rinascere l’area”, conferma l’assessore allo sport Giulio Grosjacques, partner della squadra per tre anni. “La promozione in serie A è solo la punta dell’iceberg di quello che fate per lo sport e per i giovani. Speriamo di replicare questo modello in altre zone della regione”.

Sul palco salgono i tre allenatori Luis Otaño, German Parra e Stefano Ferrucci, che analizzano la situazione. Se per il primo “stiamo andando nella direzione giusta, basta credere nel lavoro che si fa ed essere quasi perfetti, per migliorare ogni volta”, per l’acciaccato Parra “in questi sette anni abbiamo costruito un gruppo bellissimo, che è il punto di forza più grande della nostra squadra”. Per Ferrucci “fondamentali per il miglioramento della squadra sono stati i giovani, protagonisti non solo numericamente ma anche in campo”. Prima della sfilata dei giocatori, il capitano Massimo Gontier sottolinea le qualità dei nuovi arrivi: “Sono delle brave persone. Per noi è questo l’aspetto fondamentale, quello tecnico arriva dopo”.
L’appuntamento con la prima, storica partita è per domenica alle 15.30 a Sarre contro il Piacenza, forse la squadra più attrezzata del gruppo 2.