L’Utmb Mont-Blanc quest’anno non si correrà. Dopo settimane di attesa, la comunicazione, ai tanti runner iscritti alle competizioni, è arrivata stamane con un messaggio da parte dei fondatori, Catherine e Michel Poletti.
“Siamo spiacenti di annunciare che a causa della pandemia Covid-19, l’edizione 2020 dell’Utmb Mont-Blanc non potrà avere luogo dal 24 al 31 agosto”. La sofferta decisione, spiegano i fondatori, si basa su quattro i “pilastri”: la salute e la sicurezza di tutti i partecipanti; un’esperienza completa per tutti, la montagna ma anche la solidarietà ed equità.
“Come sapete, l’Utmb Mont-Blanc riunisce migliaia di persone provenienti da oltre 100 paesi di tutto il mondo. – scrivono Catherine e Michel Poletti. – Condizioni che, ad oggi, non sono compatibili con il contesto sanitario e con gli imperativi di salute pubblica. L’annullamento è la decisione più responsabile per preservare la salute e la sicurezza di tutti i partecipanti, siano essi corridori, abitanti delle valli del Monte Bianco, spettatori, fornitori, partner o volontari”.
L’ultra-trail è inoltre un’esperienza di convivialità. Il percorso intorno al Monte Bianco attraversa 3 paesi e 18 comuni francesi, italiani e svizzeri. Sui percorsi oltre ai 10mila corridori, provenienti da tutto il mondo “che si incontrano, parlano e fanno amicizia durante e dopo la gara”, vi sono altre migliaia di volontari, spettatori, abitanti locali c”he, lungo tutto il percorso, vi incoraggiano, battono le mani, animano i punti di ristoro e i comuni del Monte Bianco”. Un Utmb diverso non era immaginabile. “Il nostro desiderio è quello di non degradare la vostra esperienza.”
La montagna è poi rinuncia. “Rischiare fa parte della nostra cultura, così come la rinuncia. Rinunciare significa mostrare coraggio. Quando rinunciamo a una salita, sappiamo che ci saranno altre occasioni, ancora più belle, per tornare quando le condizioni saranno favorevoli e la tempesta sarà passata”.
Infine secondo Catherine e Michel Poletti rinunciare all’Utmb Mont-Blanc “significa dimostrare solidarietà e responsabilità nei confronti di tutti i corridori che non sono potuti venire perché non possono viaggiare, perché non hanno potuto allenarsi, perché non possono permetterselo, perché temono per la loro salute”.
Ai tanti runner iscritti l’organizzazione rimborserà, in conformità con il regolamento dell’evento, il 55% della quota di iscrizione. “Al di là della tristezza di non potervi incontrare quest’estate, l’annullamento dell’evento è un vero e proprio rischio finanziario per l’organizzazione che ha già sostenuto molte spese in diversi settori. – prosegue la missiva – Potete donare questo importo ad un’associazione di beneficienza”. Inoltre agli iscritti sarà data la possibilità di beneficiare di un posto riservato sulla stessa gara nel 2021, o 2022 o 2023.