È partita alle 10 in punto da Piazza Brocherel la settima edizione del Tor des Géants, secondo ultra trail valdostano in calendario in questa fine estate 2016 dopo il 4K Endurance Trail conclusosi ieri. Il cielo è blu sulla lunga distesa di atleti e sulle due ali di pubblico che costeggiano il corridoio della partenza.
“Le sensazioni sono belle, c’era tanta gente e tutti motivati e felici. C’è molta soddisfazione ma anche ancora molto lavoro da fare, siamo solo all'inizio”, commenta l’organizzatrice Alessandra Nicoletti, dopo l’agognato avvio di questa travagliata edizione del Tor. “Le previsioni meteo per i prossimi due o tre giorni sono positive, con molto sole e possibili peggioramenti in serata”, prosegue. L’invito ai corridori è di prestare sempre molta attenzione alle indicazioni esposte nei diversi punti di sosta.
Già dalle nove del mattino Courmayeur brulica di persone e runners. L’atmosfera è di grande familiarità, c’è chi si conosce e riconosce dagli anni passati e si parla come tra vecchi amici. Gli altoparlanti trasmettono le parole dell’instancabile Silvano Gadin – sempre lui – e di Ivan Parasacco, nonché una “storia in musica” delle passate edizioni del Tor: “Questa è la canzone del mio primo Tor”, ricorda qualcuno.
Alle 9.50 vengono chiamati i 25 top runners (16 uomini e 9 donne), che sfilano applauditi dal pubblico: Oscar Perez, uno dei più attesi, è acclamato a gran voce, ma anche Pablo Criado, valdostano d’adozione, è uno dei beniamini del pubblico. Molto concentrato Gianluca Galeati, inserito nella lista dei favoritissimi, che si lascia andare ad un “Viva il Tor!”.
Alessandra Nicoletti non si sbilancia: “Ci sono tanti atleti forti e motivati. Questa mattina parlavo con Perez, che mi ha detto che farà la gara ma la volontà è quella di divertirsi. Ecco, lo spirito deve essere questo”.
Sulla linea di partenza facce note, tra vecchi partecipanti e atleti che hanno appena concluso il 4K: tra loro, come un déjà-vu, non si può non notare la bandiera della Cina di Lei Yu, primo atleta della nutrita compagine del suo paese a tagliare il traguardo di Cogne.
A dare il via alla manifestazione i Maratonabili e LND Famiglie italiane, due Onlus che, pur avendo missioni ed obiettivi diversi, sono accomunate dallo slogan “Facciamo correre i sogni” e si impegnano per regalare gioia e speranza a chi è meno fortunato.
Dopo il conto alla rovescia, il via alla competizione: 330 km sulle Alte Vie n.1 e 2 con 24.000 metri di dislivello da percorrere entro il tempo limite di 150 ore, 34 comuni valdostani toccati.
I numeri
In totale sono stati 770 gli atleti al via, provenienti da 71 Paesi (record per il Tor) dei cinque continenti. Circa 2000 i volontari a presidiare ristori e basi vita, 80 le “scope” lungo il percorso, ovvero runners esperti che si alterneranno ad accompagnare e sostenere i concorrenti delle retrovie fino al traguardo, e 50 i commissari che batteranno sentieri e basi per controllare la regolarità della gara, la presenza del materiale obbligatorio negli zaini e il comportamento etico dei concorrenti (massimo rispetto del prossimo e della natura circostante).
La sicurezza
La sicurezza sarà nelle mani della società francese Dokever, già attiva con l’Ultra Trail Mont Blanc e con la quale la stessa VdA Trailers ha collaborato nel 2013/2014 nella stesura delle linee guida in tema sicurezza dell’ITRA (International Trail Running Association).