Una giornata senza rivali, e non solo perché al via mancavano gli atleti di Svezia, Norvegia e Finlandia. Un Federico Pellegrino in splendida forma ha dominato senza grandi problemi la sprint in tecnica libera di Davos, in Svizzera, pista dove aveva conquistato la prima vittoria della carriera in coppa. L’atleta di Nus è tornato al successo a un anno e dieci mesi dal trionfo nella sprint di Cogne del 16 febbraio 2019.
Il vicecampione olimpico ha vinto in finale lasciandosi alle spalle il russo Alexander Bolshunov e il britannico Andrew Young. “Sono in ottima forma. Dopo l’infortunio di agosto non pensavo che avrei potuto essere qui in questa condizione oggi, quindi sono davvero soddisfatto. Sei anni fa ero qui, sullo stesso gradino del podio: amo questo sport, è la mia vita, il mio lavoro”.
In merito all’assenza degli atleti più forti del nord Europa, Pellegrino ha spiegato che rispetta la scelta, “dettata secondo loro da un rischio troppo elevato di gareggiare in Europa centrale in queste settimane. Personalmente ritengo che gareggiare a Davos sia un rischio calcolato, pari a quello di avere gareggiato a Ruka, oppure di prendere parte a gare estive di skiroll dove si raggiungono veloctà molto elevate in discesa che, in caso di caduta, possono mettere a rischio la carriera”. Pellegrino ora guida la classifica di specialità, con 120 punti, insieme proprio al russo Bolshunov, che comanda anche nella generale, dove invece il valdostano è sesto con 155 punti.
La gara dell’altro valdostano in gara, Francesco De Fabiani, si è fermata in semifinale. Al femminile, giornata difficile per le valdostane Elisa Brocard e Greta Laurent, che si sono dovute arrendere nei rispettivi quarti.
Domani, domenica 13 dicembre, le gare continuano con una 15 km maschile e una 10 km femminile, sempre in pattinato, sempre a Davos.