Sergio Pellissier si ritira, la “bandiera” valdostana saluta il suo Chievo

L'attaccante di Fénis saluta i gialloblù dopo 17 stagioni e 139 gol a Verona. Ora, oltre ad essere il capitano e il miglior marcatore del club scaligero si profila per lui una carriera da dirigente, sempre nella squadra di cui è diventato la bandiera.
Sergio Pellissier - foto Facebook A.C. ChievoVerona
Sport

Quarant’anni compiuti da quasi un mese, una carriera come nessun altro valdostano nel calcio che conta.

Alla sua diciassettesima stagione con il Chievo Verona, di cui è capitano e miglior marcatore con 139 gol, Sergio Pellissier “appende gli scarpini al chiodo”. Lo fa in una stagione complessa per lui, cominciata con un allenatore che “non lo vedeva” (D’Anna), prima della “rinascita” con Di Carlo, ma soprattutto durissima per la squadra di cui è bandiera, ed il duro verdetto sul campo che vede i gialloblù ormai retrocessi in Serie B.

Attaccante di razza, Pellissier ha brillato anche nell’occasione datagli dall’allora c.t. dell’Italia Marcello Lippi, timbrando l’esordio in Nazionale maggiore – il 6 giugno 2009 contro l’Irlanda del Nord – con uno splendido gol dalla distanza appena entrato in campo di azzurro vestito.

L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare tra pochi minuti, alle 13, durante una conferenza stampa convocata a Veronello, nella quale l’attaccante di Fénis spiegherà la sua decisione.

Decisione che fa il paio con un’opportunità. Il Chievo, infatti, è ormai la “casa” dello storico numero 31 gialloblù, e lo resterà a lungo. Per lui la famiglia Campedelli ha pronto un accordo: la prossima stagione, un Chievo che riparte dalla “B”, ripartirà anche da un nuovo dirigente.

E non uno a caso. Il suo bomber, il suo capitano, la sua bandiera: Sergio Pellissier.

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