Stadio, Aosta rilancia l’ipotesi Puchoz ma la Regione vuole vedere tutti i costi

Per mettere a norma il Puchoz per la Lega Pro servono 1 milione e 300 mila euro. I sindaci della Plaine, a parità di costi, preferiscono lo stadio di Aosta. Marguerettaz: "Ho i conti del Comune di Aosta mi mancano quelli di Saint-Christophe per decidere."
Stadio Puchoz di Aosta
Sport

Il pallone del calcio non riesce e, se va cosi, non riuscirà tanto presto, a toccare l’erba di uno stadio professionistico valdostano. La palla però non è ferma, ma anzi, continua a rimpallare fra i sindaci della Plaine e la Regione.

Il Comune di Aosta dopo aver esplorato l’ipotesi di costruire un nuovo stadio a MontFleury, con costi preventivati di 11 milioni di euro, torna sui suoi passi e chiede ad un pool di professionisti di preventivare la spesa per la messa a norma del Puchoz.
Il capoluogo regionale nella riunione del Conseil de la Plaine di venerdì scorso ha accettato a maggioranza la candidatura di Aosta a riconoscere il Puchoz come stadio di interesse regionale.

L’amministrazione comunale del capoluogo regionale guarda ora alla Regione. “Gli interventi minimi preventivati ammontano a 1 milione e 300 mila euro circa – spiega il vicesindaco Alberto Follien – somme non facili da reperire in questo momento in cui il Comune ha altre priorità. Essendo una struttura di interesse regionale è la Regione a doverci mettere i soldi mentre noi ci possiamo farci carico della gestione e della manutenzione. Sicuramente riportare il calcio in città potrebbe rappresentare anche un impulso per la città”.

L’Assessore regionale allo Sport, Aurelio Marguerettaz spiega: “Ad oggi noi abbiamo due candidature, quella di Aosta e quella di Saint-Christophe. I comuni della Plaine hanno concordato venerdì scorso che a parità di costi l’ipotesi Puchoz sia la migliore, precisando però che nessuno di loro vuole metterci delle risorse per la sua gestione e manutenzione. Per poter arrivare ora a scrivere un punto fermo la Regione ha bisogno di avere due documenti di costi comparabili, mentre io, ad oggi, ho uno studio tecnico del Comune di Aosta mentre da Saint-Christophe ho un’ipotesi di costi fatta a suo tempo dalla società sportiva senza computi metrici precisi”.

Il Sindaco di Saint-Christophe, assente alla riunione del Conseil de la Plaine di venerdì scorso, non vuole parlare prima di aver letto il verbale della riunione. “Certo è che – sottolinea Paolo Cheney – senza una decisione io non spendo soldi per farmi fare un progetto”.

Se la scelta avrà tempi ancora lunghi, la sua realizzazione potrebbe rimanere solo un sogno. “Bisogna infatti conciliare questa esigenza – spiega Marguerettaz – con le disponibilità del bilancio regionale che al momento sono modestine e con le priorità della Giunta. Cominiciamo comunque a porre un primo punto fermo e poi vedremo.”

 

 

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