Tor des Géants, la doppietta trionfale di Oliviero Bosatelli

Oliviero Bosatelli vince il Tor Des Géants 2019. A nulla valgono gli sforzi degli inseguitori Reynolds e Olivier, vittime di diversi problemi fisici. Silvia Trigueros Garrote sempre più vicina alla vittoria: 12 ore di vantaggio dalla seconda.
Oliviero Bosatelli
Speciale Trail, Sport

Ed è bis. Oliviero Bosatelli vince per la seconda volta, dopo il trionfo del 2016, il Tor des Géants 2019. Il 50enne bergamasco fa sua la decima edizione della competizione in 72 ore e 37 minuti.  E’ arrivato a Courmayeur alle 12.37 di oggi, mercoledì 11 settembre, dove ad attenderlo c’era una folla festante. La cavalcata di Oliviero Bosatelli si conclude in trionfo.

Bosa, come lo chiamano i suoi fans, rispetta ampiamente le aspettative della viglia del Tor X. Quotato come uno dei possibili vincitori, gestisce la gara con la freddezza e la lucidità che contraddistingue i veri campioni, i fuoriclasse. Lungo il percorso non forza mai, fa della strategia la sua arma vincente:  per vincere gare di questo genere non bastano muscoli e preparazione, ma servono mente pronta e, soprattutto, un cuore enorme. Prima che l’atleta vince l’uomo. Così, sfruttando i problemi che affliggono i diretti avversari, conquista la testa della corsa e non la molla più. A nulla sono serviti gli sforzi degli inseguitori Galen Reynolds in ritardo di 4 ore e mezza (è arrivato alle 17.05 a Courmayeur) e del francese Olivier Romain distaccato di ben 5 ore. Quarto un sorprendente Danilo Lantermino. Il primo valdostano, Enzo Benvenuto, è al momento nono.

Nel 2016 il vigile del fuoco bergamasco tagliò il traguardo alle 13.15 dopo una solitaria corsa di 330 chilometri e 24 mila metri di dislivello positivo durata 75 ore e 10 minuti. Il record della gara appartiene allo spagnolo Javi Dominguez che ha colto il successo nell’ottava edizione del Tor des Geants,  in solo 67 ore, 52 minuti e 15 secondi. Alle spalle dello spagnolo nel 2017 c’era sempre lui, il bergamasco Oliviero Bosatelli, giunto a Courmayeur con un’ora di ritardo e dunque comunque con uno strepitoso tempo, nettamente migliore del 2016.

oliviero Bosatelli
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