Il clima cambia, la montagna cambia, e anche lo sport deve cambiare con essi. Il Trofeo Mezzalama questa cosa l’ha capita e, dopo una “scelta ponderata”, come l’ha definita François Cazzanelli, vicedirettore della gara biennale di scialpinismo, è arrivata la decisione rivoluzionaria: il Trofeo Mezzalama, in programma il 26 aprile 2025, si correrà a coppie e non più a squadre da tre atleti.
“Dobbiamo adeguarci al cambiamento: la montagna è cambiata, i ghiacciai si sono ritirati, le pareti sono più verticali, per ragioni di sicurezza è più facile gestire cordate da due”, ha spiegato Cazzanelli. Una decisione corale, condivisa anche dal “capocordata” del prestigioso trofeo, Adriano Favre, che ricorda come “siamo arrivati al limite con le condizioni della neve, due anni fa siamo stati fortunati ad aver avuto un metro di neve fresca poco prima della gara, e anche così non era il massimo. In due la cordata è più snella, più veloce, e c’è un migliore controllo delle corde, sia da parte degli atleti che degli addetti alla sicurezza”. Una rivoluzione che potrebbe anche alzare il livello tecnico della corsa, e che porta con sé un’altra novità, la categoria mista con coppie composte da un uomo e una donna, ma senza modificare (per ora) percorsi e cancelli orari, come ha precisato l’altro vicedirettore, Emrik Favre.
Una rivoluzione che è frutto di un’evoluzione continua della “Maratona dei Ghiacciai” da quando è Adriano Favre a tenerne le redini, dall’allungamento del percorso, che ancora oggi porta da Breuil-Cervinia paese a Gressoney-La-Trinité paese, all’uniformazione dei materiali, fino a quando si era dovuto modificare il percorso bypassando Castore e naso del Lyskamm.
Sono tanti i temi toccati durante la conferenza stampa di presentazione della 29ª edizione, tenutasi all’Area Megalitica. Dal prestigio dei Campionati Mondiali ISMF Long Distance (“un’altra competizione che rientra nell’alveo delle tante manifestazioni importanti di quest’anno in Valle d’Aosta”, sottolinea l’assessore allo sport Giulio Grosjacques), all’inclusività (“vogliamo fare una sorta di gara demo per le persone con disabilità motorie e invitare alcuni atleti”, annuncia Christian Zanolli, guida alpina e membro della Fondation Pro Montagna), fino ai due nuovi trofei in legno – ancora con squadre da tre, essendo stati realizzati in occasione della Foire d’été – di Enrico Massetto e Luciano Regazzoni (“abbiamo voluto associare l’artigianato di tradizione a una competizione sportiva di eccellenza per raccontare la nostra identità”, spiega Luigi Bertschy, assessore alle attività produttive).
Il conto alla rovescia è iniziato: “La tensione inizia a farsi sentire, c’è un grandissimo lavoro da parte di tutta la squadra per affrontare le nuove sfide”, confessa Alex Brunod, presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama. E poi, in conclusione, la suggestione di Silvano Gadin: “Da quest’anno la Coppa del Mondo di scialpinismo sarà trasmessa in diretta TV. Il Trofeo Mezzalama merita sicuramente la televisione”.