La delegazione valdostana ai mondiali di Aerial Arts torna a casa con una medaglia. Nella kermesse, che si è disputata dal 30 ottobre al 2 novembre a Cesenatico, Erika Scarupa – istruttrice della scuola Made of Steel – Pole Dance di Aosta – ha ottenuto un terzo posto nella disciplina “Flying pole”.
“Sono arrivata terza, ad un solo punto della seconda concorrente, proveniente dal Messico – racconta Scarupa – e ho avuto lo stesso tecnico della prima classificata, una rappresentante dell’Ungheria, cosa che mi rende molto orgogliosa”.

All’Aerial Art World Championship erano in gara 650 atleti, suddivisi nelle varie discipline: cerchio aereo, tessuti aerei, amaca e, da quest’anno, anche il flying pole. La competizione rientra nel circuito della Pole Sport and Arts Worlds Federation (Posa), riservato agli atleti più competitivi.
Le rappresentanze alla kermesse provenivano dai diversi angoli del mondo: Aruba, Bielorussia, Brasile, Costa Rica, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Groenlandia, Ungheria, Israele, Messico, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Slovacchia, Repubblica Sudafricana, Svizzera, Ucraina e Italia.

Per Scarupa la gara di Cesenatico ha portato anche altre sensazioni. “Dopo la parata di squadre che apre la kermesse – dice – il paese ospitante legge il ‘Giuramento dell’atleta’ e sono stata scelta per questo. E’ stato molto emozionante”. Al rientro, l’atleta valdostana tiene a ringraziare “le mie allenatrici Elisa Gozzi ed Elena Cantelli, perché per me ci sono sempre e senza di loro non sarei mai arrivata sino qui”.
In gara ai mondiali di Cesenatico c’era anche un’altra valdostana: Margot Comé, allieva di Scarupa, arrivata ai mondiali dopo essersi laureata vicecampionessa italiana di cerchio aereo. Purtroppo, la gara per lei non ha portato le soddisfazioni attese, mancando – nella categoria Senior Women Amateur – il piazzamento tra le prime dieci.

“La sua categoria – dice ancora Scarupa – era numerosa, quasi 50 atlete provenienti da tutto il mondo. Oltretutto, il livello era altissimo. Margot è stata davvero brava, ha fatto tutto quello che doveva e, soprattutto, ci ha messo il cuore. Certo che speravamo di fare il podio, ma è già una vittoria ed un orgoglio essere stati su questo palco a confrontarsi con le migliori al mondo. Ha fatto bella figura e mi ha reso fiera di lei: il suo impegno e la sua dedizione sono esemplari”.
