Un Vertical di Fénis da record
Tanti partecipanti, una giornata di sole (come promesso dagli organizzatori), un livello tecnico altissimo ed un bel momento di socializzazione. Il ritorno del Vertical di Fénis a tre anni dall’ultima volta è stato quanto di meglio si potesse sperare, con un’organizzazione impeccabile che non è sembrata per nulla arrugginita dall’inattività ed una serie di record che rendono la quinta edizione del Memorial Beppe Brunier a suo modo storica.
A partire dal numero dei partecipanti, con 470 partenti nelle due gare competitive e circa 150 per il minitrail. Una parata di stelle sulla stessa linea di partenza con atleti o semplici appassionati, radunatisi per una giornata di sport e allegria. E, cronometro alla mano, i record sono stati stravolti per tre quarti.
Nel K1 a fare la voce grossa è stato Luca Cagnati, che con il suo 39’38” ha abbassato di 17” il primato di Martin Dematteis che resisteva dal 2018. Dietro di lui Dennis Brunod, che con il secondo posto in 41’49” si è anche laureato campione valdostano di vertical FIDAL. Sorprende – ma neanche troppo – il terzo posto di René Cunéaz (42’47”), che è passato dalla maratona alle salite su sentiero con grande nonchalance. Al quarto e quinto posto Massimo Gaggino (44’12”) e Gilles Roux (44’14”). Resiste invece il record femminile di 46’17” dell’irlandese Sarah McCormack, con Lorenza Beccaria che si deve accontentare di vincere in 48’30” mettendo alle sue spalle di 1’15” Charlotte Bonin, campionessa regionale vertical, con Lorella Charrance a chiudere il podio (50’16”) e Chiara Giovando (52’02”) e Valeria Poli (54’03”) dietro di lei. Ovazione, al traguardo e alla premiazione, per Angelo Cerello: un giovane di 88 anni che ha concluso la sua prova in 1h34’04”, mettendo dietro di sé diversi altri partecipanti.
Xavier Chevrier, per l’occasione speaker d’eccezione e che a metà pomeriggio aveva perso la voce, lo aveva detto: i record sono a forte rischio. E anche nel K1.5 (che ha aperto il circuito del Défi Vertical) sfida stellare è stata, con un Tiziano Moia a dir poco impressionante che ha vinto in 53’55” (Martin Dematteis, oggi quarto in 56’37”, deve salutare anche questo suo record, con il 55’10” di tre anni fa) e che, per non farsi mancare niente, è passato a Les Druges (arrivo del K1) in 38’30”, quindi con un tempo di oltre un minuto inferiore al record fatto registrare da Cagnati poco prima. Il trentenne della Gemonatletica ha staccato Andrea Rostan di 31” e Francesco Puppi di 2’21”. Quinto posto per Henri Aymonod in 57’37”. Pronostici rispettati anche nel K1.5 femminile, dove a prendersi vittoria e record è stata Elise Poncet, vicecampionessa mondiale di corsa in montagna. La francese ha chiuso al 9° posto assoluto in 1h06’56” (abbassando di 2’23” il primato di Charlotte Bonin), staccando ampiamente la forte Fabiola Conti (1h10’41”), Barbara Bani (1h15’07”), Laura Mazzucco (1h18’59”) e Lisa Borzani (1h22’06”), che il giorno prima aveva vinto la 54 km del Ferriere Trail Festival.
Al Vertical di Fénis una parata di stelle
Quantità e qualità per la quinta edizione del Vertical di Fénis, che torna dopo tre anni di stop a causa della pandemia. Domenica 1° maggio all’area verde Tsanté de Bouva saranno in 800 al via delle tre gare – il K1.5, valevole per il circuito Défi Vertical, il K1 che assegnerà il titolo regionale, ed il minitrail non competitivo da 7 km – a cui si aggiungeranno accompagnatori, curiosi, organizzatori e volontari. Una vera festa – gli organizzatori hanno assicurato nell’iscrizione una “giornata di sole” – che aprirà, come da tradizione, la stagione delle gare di sola salita.
A fare il paio ai numeri da record ci sono anche grandissimi nomi della corsa in montagna italiana ed internazionale. “Il K1.5 sarà di altissimo livello, sarà davvero difficile lottare per un posto nella top ten”, spiega il campione Xavier Chevrier, che fa parte degli organizzatori e che il 1° maggio vestirà i panni dello speaker alla partenza. “Avremo il podio al completo del campionato italiano di vertical”. Ci saranno infatti Henri Aymonod, l’hombre vertical ormai imbattuto da anni (che qualche giorno prima parteciperà alla Patrouille des Glaciers di scialpinismo), insieme a Tiziano Moia ed Andrea Rostan, vincitore del K1 nel 2019. A loro si aggiungono il talentuoso Francesco Puppi, che ha al suo attivo otto medaglie mondiali di corsa in montagna, Martin Dematteis, che detiene il record delle due distanze (“ma quest’anno il record è a forte rischio”, commenta Chevrier), insieme ai valdostani Massimo Farcoz e Mathieu Brunod ed all’argentino Tobias Gramajo. La star al femminile sarà la francese Elise Poncet, vicecampionessa del mondo di corsa in montagna, che dovrà però vedersela con la fortissima Fabiola Conti e con Barbara Bani, anche loro nel giro della nazionale di corsa in montagna.
I partecipanti del K1.5 transiteranno a Les Druges accolti da quelli del K1, che partiranno prima e che lì troveranno il traguardo. Tanti atleti azzurri anche in questa distanza, da Luca Cagnati ad Andrea Prandi, con al via anche il commissario tecnico Paolo Germanetto. A difendere i colori della Valle d’Aosta ci proverà Dennis Brunod, a cui si è aggiunto René Cunéaz, reduce dal suo personal best alla Maratona di Siviglia: “Mi fa davvero piacere che ci sia anche lui, e sono molto curioso di vederlo fare un vertical: è la prova che si può correre dappertutto, sarà un bell’allenamento per lui”, prosegue Chevrier. Non è da meno la gara femminile: candidate alla vittoria sono Lorenza Beccaria e la poliedrica Charlotte Bonin, insieme a Chiara Giovando, tutte atlete che a Fénis hanno già vinto o sono salite sul podio diverse volte. Attenzione anche all’italo-greca Dimitra Theocharis ed alla valdostana Stefania Canale.
“Mi riempie d’orgoglio avere qui tanti atleti della nazionale, che sono anche grandissimi amici e bellissime persone. È bello che loro conoscano Fénis, il mio mondo, e che Fénis possa ospitare atleti di questo calibro. Staranno all’albergo etico Comtes des Challant, in cui lavorano persone disabili”, continua Xavier Chevrier. “Abbiamo voluto creare una sorta di gara élite. Fa piacere vedere iscritte persone anche di fuori Valle: da gara di paese il Vertical di Fénis si sta trasformando in una gara internazionale. Il mio sogno è che si possa un giorno portare qui il campionato italiano, o chissà, magari anche qualcosa di più prestigioso”.
Un click day per le iscrizioni al Vertical di Fénis
È la gara che apre la stagione dei Vertical, sempre caratterizzata da competizione – con nomi altisonanti del mondo della corsa in montagna – ma anche tanta voglia di stare in compagnia. Come da tradizione, domenica 1° maggio torna il Vertical di Fénis, quest’anno con tante novità.
A partire dalle iscrizioni. Gli iscritti all’edizione 2020 – 571 in totale – hanno ricevuto una mail in cui possono scegliere di confermare o ottenere un rimborso. Nel frattempo, i nuovi iscritti avranno a disposizione la sola giornata di sabato 12 marzo per partecipare, senza un numero limite di concorrenti. Le iscrizioni si raccolgono su Wedosport.
Se la K1,5 (da Tsante de Bouva a Bren, 1500 m di dislivello per 7,4 km) fa parte del circuito Défi Vertical, l’altra grande novità arriva dal K1 (con arrivo a Les Druges dopo 5,3 km), che assegnerà il titolo regionale FIDAL di Vertical. In programma anche un minitrail non competitivo.
Il titolo valdostano di corsa in montagna “classica” è invece organizzato su tre appuntamenti e per entrare in classifica sarà necessario aver partecipato ad almeno due prove. Ne fanno parte, in ordine temporale, il Trofeo Baroli Climb dell’8 giugno, il Tour Tornalla di Oyace del 14 agosto e il La Thuile-Petosan del 28 agosto. Prova unica, invece per il settore giovanile con appuntamento a ridosso del Ferragosto nel Tour Tornalla
Prova unica anche per il campionato Trail, dove le maglie di campione regionale 2022 saranno assegnate durante il Grosjean Wine Trail di Quart in programma per la giornata dell’8 ottobre.