Approvata nello scorso luglio, la legge regionale che istituisce la figura dell’accompagnatore di media montagna non è stata impugnata dal Governo nazionale. La notizia è accolta con favore dal presidente della Regione Renzo Testolin e all’assessore al turismo Giulio Grosjacques, che sottolineano come l’iniziativa legislativa “entrerà presto in vigore offrendo nuove e interessanti opportunità lavorative a molte persone, in primis a chi già svolge attività legate al turismo in montagna come i maestri di sci, le guide alpine e le guide turistiche e potenziando l’offerta della nostra regione in termini di attrattività turistica”.
“Esprimiamo una particolare soddisfazione – aggiungono Testolin e Grosjacques – per il proficuo lavoro di tutta l’Amministrazione e per un percorso di condivisione con i portatori di interesse e di confronto con tutto il Consiglio regionale da cui è scaturita una legge innovativa nel panorama nazionale”. Contro il disegno di legge, all’indomani della sua approvazione, si era scagliata l’associazione nazionale delle guide ambientali escursionistiche, l’AIGAE, denunciando che la norma “apporta sostanziali mutamenti e limitazioni all’esercizio della professione di Guida Ambientale Escursionistica sul territorio valdostano”.
Secondo la nuova norma, sollecitata dall’Unione valdostana guide di alta montagna e dall’“associazione maggiormente rappresentativa a livello regionale delle guide escursionistiche naturalistiche (Gen”) – l’accompagnatore di media montagna accompagna singole persone, o gruppi, in escursioni in zone di montagna e non, facendo conoscere gli aspetti paesaggistici, naturalistici, antropologici, storici, etnografici ed enogastronomici del territorio; fa attività di divulgazione ed educazione degli aspetti naturalistici delle zone visitate, delle aree protette, dei siti minerari, dei parchi e delle riserve naturalistiche; conduce visite guidate in musei di scienze naturali o strutture espositive di carattere naturalistico ed ecologico, parchi e loro centri visita, orti, giardini botanici e simili.
La sua attività può avvenire in zone di media montagna, su pendii erbosi o detritici, su terreni innevati anche con racchette da neve, senza limiti altitudinali, con esclusione dei ghiacciai e dei terreni che necessitano per la progressione l’utilizzo di tecniche e materiali alpinistici, quali corda, piccozza e ramponi. In particolare l’attività di accompagnamento lungo sentieri è limitata a quelli aventi classificazione T (turistici), E (escursionistici) ed EE (escursionisti esperti). Occorrerà, per esercitare la professione, l’iscrizione all’elenco speciale sotto l’albo professionale regionale delle guide alpine.