La cicoria dei prati
Cari lettori oggi piccolissima lezione di foraging (per chi non conoscesse il termine è quella disciplina che cerca di imbandire una tavola con il solo aiuto di madre natura, ossia con ortaggi forniti dalla vegetazione peculiare dei luoghi, praticamente un affare davvero complicato, che tuffa l’essere umano indietro a prima della rivoluzione agricola e lo fa tornare cacciatore-raccoglitore ). Scherzi a parte, la cicoria dei prati, che spunta fresca e verde appena le ultime nevi lasciano spazio alla primavera, è già tra noi da qualche tempo, complice pure la preoccupante assenza di precipitazioni nevose sulla nostra secca valle. Questa regina della tavola di fine inverno, la potrete scovare pure presso qualche verduriere ma escludendovi il piacere della raccolta e preparandovi a sborsare un prezzo al chilo molto simile al filetto di manzo. Oggi ve ne do la mia versione in quel che concerne il condimento, una succulenta salsa in stile La casseDrôle che non vi deluderà di certo!
Ingredienti per 4 persone
240 gr di cicoria selvatica
4 cucchiai di maionese
2 cucchiaini di senape all’antica ( quella in grani )
4 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di aceto di vino bianco
1\2 scalogno
1 cucchiaino di salsa worchester
4 uova
sale, pepe nero
Inizierete facendo bollire le uova per 8 minuti. Il rosso dovrà essere cotto ma morbido.
Laverete diligentemente la cicoria, questa operazione vi prenderà parecchio tempo ma proprio il tempo speso aumenterà il gusto del vostro cibo.
In una boule metterete l’olio, il sale e 3-4 macinate di pepe nero.
Aggiungerete l’aceto e con l’aiuto di una frusta da cucina emulsionerete i due liquidi.
Ora sarà il momento di addizionare la senape, la maionese ( possibilmente fatta in casa con uova fresche ), la salsa worchester e lo scalogno, tritato molto fine.
Rimesterete il tutto sempre con la frusta per alcuni minuti, sino a che non vedrete il composto gonfiarsi un poco.
Aggiungerete la cicoria e rimesterete il tutto con l’aiuto di due cucchiai quindi taglierete le uova e le depositerete sopra l’insalata, a maniera decorativa, per il servizio.
Buon appetito, con quello che è il mio piatto di fine inverno prediletto. Vi ricordo che il cibo è vita e quando è la spontaneità della natura a regalarcelo lo è ancora di più quindi meglio sia buono!