Pasticcio di patate con Reblochon e pancetta

Un bel pasticcio è ciò che ci vuole, dopo una giornata di pioggia.
Pasticcio di patate
casseDrôle

Devo ammetterlo: la giornata uggiosa e preautunnale di ieri mi ha ispirato cibi che non sarebbero ancora proprio di stagione! Tant’è, oggi ritrovate, sulle pagine di casseDrôle, una bella bomba ipercalorica dal gusto avvolgente quanto l’abbraccio della mamma da piccoli. Con le prime patate di famiglia, cavate in quel della media valle da mio zio, che ringrazio, ho approntato un’infornata generosa di questo pasticcio che si muove tra il gratin dauphinois e la tartiflette; assolutamente da provare.

Ingredienti per 4 persone

800 gr di patate rosse

1 Reblochon de Savoie

200 gr di pancetta tesa affettata generosamente

100 gr di Parmigiano Reggiano

300 ml di latte intero

100 ml di vino bianco

5 gr di salvia fresca tritata

5 gr di rosmarino fresco tritato

Inizierete col mondare le patate, pelandole e sciacquandole, le taglierete poi a rondelle dello spessore di circa 1 centimetro. Imburrerete una pirofila o teglia da forno delle dimensioni di 30 centimetri per 20, vi disporrete una prima striscia di patate, sovrapposte l’una all’altra per la metà della propria lunghezza. Alternerete a questo primo strato, un secondo livello di pancetta, condendo con del Parmigiano grattugiato e le erbe tritate. Dovrete andare avanti formando strisce sempre uguali di patate, pancetta e Parmigiano fino al capo opposto della teglia.

Riempita la pirofila degli ingredienti solidi andrete a versare il latte e il vino bianco. Infornerete a 180 gradi per 45 minuti.

Trascorsi i 45 minuti estrarrete la teglia dal forno e, dopo averlo diviso in due nel senso della larghezza, ne appoggerete le due metà, lasciando la crosta verso l’alto, direttamente sulle patate. Tornerete ora nel forno, alla stessa temperatura, per altri 15-20 minuti.

Dovrete servire il pasticcio ben caldo, di modo che il formaggio si mantenga filante e succulento.

Augurandovi buon appetito vi ricordo come sempre che il cibo è vita quindi meglio sia buono!

 

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