Una “gricia” per sani e ammalati

Come riutilizzare l’amido del riso in bianco in un sugo da ristorante gourmet
Gricia
casseDrôle

Con la prima neve che qualche giorno fa ha fatto capolino sulle cime delle nostre care montagne, si affacciano anche i primi malanni nelle famiglie e insieme ai raffreddori ed alle influenze si presenta la necessità di mangiare in bianco. Fortunatamente non tutti si ammalano simultaneamente e quindi non tutti devo sottomettersi al bianco mangiare, spesso insipido e scondito. Vi presento una ricetta davvero facile e veloce che riutilizza l’acqua ricca di amido nella quale avrete bollito il riso in bianco dell’ammalato, per creare una salsa gustosa e appagante, dai toni giallognoli e dal gusto vellutato e deciso al tempo.

Ingredienti per due persone:

250 ml di acqua carica di amido di riso

130 gr di pecorino romano

pepe nero q.b.

100 gr di guanciale di maiale stagionato a cubetti

50 gr di guanciale stagionato in fetta fine

200 gr di pasta secca ( la vostra preferita, per me saranno spaghetti )

Procedimento:

Siamo normalmente abituati a far bollire il riso in molta acqua ma per questa ricetta ci serve un’acqua di cottura che alla fine risulti carica di amido e quindi vi consiglierei di far bollire il riso in bianco nella metà dell’acqua che utilizzereste solitamente, tranquilli il riso si cuocerà comunque. Una volta che il riso sarà cotto, al posto di scolarlo direttamente nel lavandino, scorrete via l’acqua di cottura in un recipiente e conservatela facendola raffreddare.

Nel frattempo fate croccantizzare il guanciale in piastra, forno o pentola antiaderente avendo cura di rendere secche e croccanti le fettine sottili che ci serviranno per la guarnizione.

Una volta intiepidita, l’acqua del riso andrà condita con 100 gr di pecorino romano e una generosa grattata di pepe nero quindi mixate il tutto con un minipimer e versate il composto in una padella dai bordi bassi posta su un fuoco piccolo e molto dolce. Nel frattempo avrete messo a bollire l’acqua per la pasta, questa volta sì molto abbondante, calcolate che si usa dire che la pasta secca voglia un litro di acqua ogni etto di pasta. Calate la pasta e scolatela molto al dente ( 3 o 4 minuti prima della fine cottura ) e gettatela nella padella dove si sta scaldando il sughetto; alzate la fiamma e fate terminare la cottura. Per chiudere il piatto aggiungete i cubetti di guanciale croccante in padella e mescolate bene. Servite in una fondina e decorate con le fettine di guanciale croccante, il resto del pecorino grattugiato e una generosa grattata di pepe. Ritroverete nel piatto una pasta cremosa tanto quanto se vi aveste aggiunto dell’uovo.

Buon appetito e ricordate sempre: il cibo è vita quindi meglio che sia buono!

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