Sono iniziate, ormai da qualche tempo, le manifestazioni in onore dei primi settant'anni di vita del marchio italiano più conosciuto e amato al mondo: la Ferrari. Nel 1947, usciva dalla fabbrica la 125 S, progenitrice di innumerevoli auto da corsa, quasi tutte vincenti, in Formula 1 come nel Mondiale Sport, nelle corse in salita, nelle gare Gran Turismo e, con la 348 di Michelotto, nei rally, che sembravano il milieu meno adatto.
Ma Ferrari significa anche vetture stradali, che per alcuni eletti possono diventare realtà, per il resto del pianeta restano un sogno. Ma un sogno bello, privo di ogni forma di invidia da un'impossibile realizzazione. Un sogno caloroso, rosso infuocato, onore per tutti gli italiani. E, allora, questa settimana vogliamo sognare anche noi, presentando ai nostri lettori l'ultima nata, la 812 Superfast, presentata con l'onore dovuto al rango al Salone di Ginevra.
Come tutte le vetture che l'hanno preceduta, anche la Superfast si fregia dell'appellativo di Ferrari più veloce di sempre. Detto della sigla 812, in cui l'otto richiama la prima cifra dei cavalli e dodici i cilindri, perché Superfast? Si tratta di un riferimento alla storia, alla famosa 500 Superfast, la sportiva prodotta dal 1964 al 1966 in edizione limitata, che tanto ha illustrato il brand, si direbbe oggi. La 812 Superfast è la Ferrari più potente di sempre e, quindi, passiamo alle prestazioni, non senza avere previamente agganciato virtuali cinture di sicurezza.
Il propulsore evolve rispetto al "genitore" che ha equipaggiato la F12. Innanzitutto, motore anteriore e trazione posteriore, come si comanda. Dodici cilindri, come nella migliore delle tradizioni della Casa, il "cuore" vede incrementare la potenza da 6.3 a 6.5 litri, passando da 740 a 800 cavalli. La coppia è a dir poco impressionante: 718 Nm a 7.000 giri/minuto. L'accelerazione da 0 a 100 chilometri/ora è da Formula 1 o quasi: due secondi e nove decimi! Prestazioni raggiunte, badate bene, senza l'intervento del turbo. È a tutti gli effetti un motore aspirato, figlio dei propulsori della F.1 di alcuni anni fa, che si avvale di un sistema di iniezione diretta particolarmente sofisticato.
Ovviamente sono presenti soluzioni aerodinamiche innovative, con appendici che favoriscono la deportanza e elementi che incanalano i flussi d'aria ottimizzandone il percorso. La sensazione è di guida estrema ma sicura e costantemente in controllo, grazie al dispositivo a quattro ruote sterzanti utilizzato sulla predetta F12 e sulla GTC4 Lusso.
Ancora una volta, un target estremo, per altro per una vettura che viene catalogata tra le "berlinette – coupé". E, infatti, del segmento, la 812 Superfast ha la raffinatezza e la classe degli interni e, pure nell'innovazione, la classicità delle forme. Il prezzo? Lasciamo perdere, non roviniamoci questo meraviglioso sogno rosso.