Da quando, nel 2018, venne effettuato lo spin-off da Seat, Cupra di strada ne ha fatta. Secondo un progetto industriale ben definito e con obiettivi molto precisi. Cupra da subito propone una varietà di modelli se vogliamo essenziale ma in grado di soddisfare le aspettative e i gusti di una clientela che nel tempo è cresciuta.
Oggi, a listino troviamo una sportiva, la Leon, due crossover come la Leon Sportstourer e l’Ateca e il SUV Crossover Formentor. In sei anni, settecentomila immatricolazioni, con il faro delle cinquecentomila annue. Niente male per una Casa creata per offrire sportività, fondamentalmente, in tutti i segmenti.
E ora è il turno di Terramar, che va a coprire la fascia di mercato dei SUV puri, assumendo il nome dal circuito di Sitges-Terramar sede delle prime prove. SUV deve essere e dubbi non ve ne sono, ma Cupra, anche in questo caso, non dimentica il proprio DNA, la propria vocazione sportiva, vera essenza, come accennavamo, del marchio.
L’appartenenza al segmento C della Cupra Terramar è piuttosto netta, come dimostrano le dimensioni, con la lunghezza che supera la soglia fatidica dei quattro metri e mezzo (4.519 metri, per la precisione), la larghezza oltre il metro e ottanta (1.863), l’altezza che si attesta a 1.584 metri. Le linee danno la sensazione di solidità, accompagnata dalle ormai consuete concavità alle fiancate e soprattutto dalle nervature sul cofano e dal profilo shark nose all’anteriore, segno della sportività genetica del marchio.
All’interno, il cruscotto digitale da 10”25 e il display che sovrintende all’infotainment da 12”9. Le informazioni sono proiettate sul parabrezza grazie a un head-up display. La connettività è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, con il must del controllo a distanza del veicolo attraverso la My Cupra App. I materiali utilizzati per l’abitacolo sono improntati all’ecosostenibilità, con i sedili che offrono sia comodità che assetto.
A livello di motorizzazioni, tre le possibilità. La prima, a benzina TSI, due litri a quattro cilindri, declinata in due versioni di potenza, 204 e 265 cavalli. La Mild Hybrid 48 V poggia su un 1.5 litri quattro cilindri da 150 cavalli, a benzina. Infine la E-Hybrid, sempre con il motore 1.5 litri quattro cilindri da 204 e 272 cavalli, con l’alimentazione elettrica dalla batteria da 19.7 kWh, Plug-In, che vanta oltre 100 chilometri di autonomia.
Il cambio è automatico a doppia frizione. Le pinze freni Akebono garantiscono la massima potenza di frenata anche in condizioni critiche. La piattaforma è comune ad altre vetture del Gruppo Volkswagen ma la Cupra Terramar è abbassata di dieci millimetri. I dispositivi di sicurezza sono numerosi: dall’Adaptive Cruise Control predittivo al Travel Assist, all’Emergency Assist.
In occasione dell’America’s Cup di vela, Cupra ha previsto un’edizione speciale, in 1337 esemplari, caratterizzata dai cerchi in lega neri da 20”, la colorazione Enceladus Grey Matt e il logo della manifestazione impresso al laser. Prezzi da euro 42.250.
Una risposta
Ma sì… alla faccia degli ambientalisti che non hanno capito nulla sulla direzione da proseguire per il nostro futuro!
Donald come Urso & co. ci hanno visto giusto.
Brava redazione: è da progressisti illuminati pubblicizzare auto che contribuiscano ad innalzare i modesti livelli di CO2.