Nuova Volkswagen Tiguan, non certo il solito restyling

La Casa tedesca torna all’antico dal punto di vista del design. L’idea che la nuova Tiguan trasmette è di robustezza e solidità. Bando a spigoli, concavità e orpelli. Uniche concessioni, la linea luminosa che congiunge i proiettori anteriori e lo spoiler posteriore.
Volkswagen Tiguan
Gioie e Motori

Volkswagen mette mano a una delle sue creature più riuscite, la Tiguan, e non è certo il solito restyling. La Casa tedesca torna all’antico, dal punto di vista del design. Sembra veramente di rivivere una vecchia epopea.

L’idea che la nuova Tiguan trasmette è di robustezza e solidità. Bando a spigoli, concavità e orpelli. Uniche concessioni a smorzare il carattere generale sono la linea luminosa che congiunge i proiettori anteriori, di sicuro effetto, e lo spoiler posteriore, che porta a termine un motivo più sportiveggiante iniziato dai parabrezza inclinati. Robusta ma non massiccia, questa la nostra impressione. Interessanti i cerchi da 20”, un altro elemento di rottura rispetto ad un’impostazione che altrimenti sarebbe seriosa.

Le proporzioni della vettura sono classiche e funzionali (lunghezza 4.539 metri, larghezza 1.842 metri, altezza 1.660). L’abitacolo è realizzato con materiali di buona fattura e con precisione teutonica, una conferma della tradizione. Due i display, da 10”25 e 12”9 (che diventano 15” nelle versioni premium) che vanno a gestire comandi e infotainment, secondo il sistema Mib4. La comodità è garantita sia per conducente che per gli altri occupanti, con un bagagliaio che conta 652 litri di capacità.

Il vero salto di qualità riguarda soprattutto due temi. L’handling si giova di una piattaforma originale, denominata Mqb Evo, che offre una stabilità davvero ragguardevole, cui sono non certo estranee le sospensioni McPherson davanti e Multilink dietro. Per un pizzico di racing si può selezionare la modalità di guidaSport”, che reca un assetto più cattivo rispetto alla modalità “Comfort”, che ammortizza significativamente le eventuali asperità presenti sul percorso.

Riguardo ai propulsori, la nuova Tiguan gioca a tutto campo. Nel senso che troviamo in listino anche il diesel in due versioni entrambe da 2 litri di cilindrata, rispettivamente per 193 cavalli a quattro ruote motrici e 150 cavalli a trazione anteriore. Il piatto forte, però, è ovviamente costituito dall’ibrido. Iniziamo con un motore turbo benzina da 1.5 litri eTsi Mild Hybrid 48 V, da 130 o 150 cavalli, con cambio a doppia frizione Dsg a sette rapporti.

Salendo di calibro, ecco la eHybrid, che prevede la ricarica plug-in, con cambio a sei marce Dsg. Anche in questo caso, due le edizioni, da 204 e 272 cavalli, con l’elettrico che sviluppa 115 cavalli per un’autonomia di cento chilometri e la ricarica all’ottanta per cento in venticinque minuti. La coppia motrice è interessante, con un range tra le versioni da 220 a 330 Nm. L’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari si attesta su 10”6 che si riducono sensibilmente a 7”2 nella eHybrid. La velocità massima è di 198 chilometri orari che si elevano a 215 sempre per la versione top. Prezzi da euro 39.700.

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