La tradizione è molto, ma non tutto. Appena due anni fa, nel 2019, nasce una multinazionale di marca svedese ma con base in Spagna a Barcellona, alla quale probabilmente tra qualche anno riconosceremo di avere portato un’innovazione spiazzante, tale da rimescolare pesantemente il mercato delle due ruote. Stark Future, di questa Casa stiamo parlando, propone Stark Varg, letteralmente “lupo forte” in svedese. Una moto da cross full electric con prestazioni da urlo, che nella fase di gestazione si è avvalsa del contributo di due guru del cross, Sébastien Tortelli e Josh Hill.
Caratteristica principale, mai vista prima d’ora, è una poliedricità a trecentosessanta gradi: è possibile personalizzarne l’impostazione passando, utilizziamo parametri di raffronto endotermici, da una 125 a due tempi fino ad una 650 a quattro tempi. Alzi la mano chi ha già provato qualcosa di anche solo lontanamente assimilabile. La configurazione viene declinata attraverso una applicazione dallo smartphone. Un’altra app, denominata “App Stark Future”, consente cento modalità di guida e una regolazione immediata di curva di potenza, freno motore, traction control e peso del volano virtuale.
Le batterie sono ad alta intensità energetica da 6 kWh per un peso di neanche trentadue chilogrammi. La potenza del propulsore, che pesa appena 9 chilogrammi, si attesta a 80 cavalli, cioè più trenta per cento rispetto ad una 450 quattro tempi termica: la moto da cross più potente mai costruita. Poiché la massa a pieno carico è pari a 110 chilogrammi, circa il cinquanta per cento in meno della concorrenza, il rapporto peso potenza è fuori dall’ordinario, nettamente.
D’altra parte, il look non tradisce: la linea è essenziale, minimale, con il motore che diventa elemento strutturale. Leggerezza, conferita anche dall’ampio utilizzo telaistico di materiali come carbonio, titanio, magnesio, alluminio per aerei e che significa maneggevolezza. Ma non basta. Potendo fare a meno di air box, radiatori e serbatoio, la snellezza si ritaglia un ruolo importante. Altro must, la piazza paramotore in schiuma poliuretanica ad elevato assorbimento di urti. Ma, tornando al propulsore, ciò che impressiona è la coppia monstre. Tenetevi forte: sono 938 Nm alla ruota! Niente è lasciato al caso: le sospensioni sono della giapponese Kayaba, sinonimo di sicurezza, controllo e stabilità. La clientela potrà, nel prenotare, optare per sette diversi assetti per le sospensioni, in base al peso corporeo. In relazione allo stile di guida, si può definire la ruota posteriore, da 18 pollici per l’enduro o 19 pollici per il motocross hard.
C’è anche un pizzico, anzi ben più di un pizzico, di Italia: le pinze per i freni a tecnologia idraulica Brembo, e gli pneumatici Pirelli MX32. Ci sarà un neo, magari legato a ricarica e autonomia? No, la ricarica avviene in 1, 2 ore e l’autonomia è di 6. In sintesi, siamo alla rivoluzione. Il prezzo è più che accettabile: euro 11.900.