Era il 1999 e dalle radio echeggiava la voce profonda di Fred Bongusto che canticchiava un motivo orecchiabile dedicato alla Yaris, l’utilitaria che si affacciava sul mercato europeo. La macchina viene immediatamente denominata “Piccolo Genio” e da allora ne ha fatta di strada. Tanta, a cominciare dalla conquista del riconoscimento di “Auto dell’anno”, già l’anno successivo.
Yaris fa centro anche nel mondo dei rally: dal 2018 vince per Toyota cinque titoli iridati piloti e quattro costruttori. Un vero dominio, interrotto solo dalla coreana Hyundai. Ora, la piccola terribile ruggirà anche su strada.
La versione sportiva di Yaris GR (acronimo di Gazoo Racing, che contraddistingue l’interpretazione sportiva di Toyota) giunge alla seconda generazione e implementa le prestazioni. La potenza del propulsore a tre cilindri 1.618 cc. turbo intercooler eroga una potenza pari a 280 cavalli a 6.500 giri/min, contro i 261 della precedente, con una coppia motrice anch’essa accresciuta a 390 Nm (+ 30 Nm) tra 3.250 e 4.600 giri/min.
La trasmissione si declina in manuale a sei rapporti o automatico a otto, il cui convertitore di coppia consente cambiate rapidissime. La trazione è, ça va sans dire, integrale. Viene prevista una distribuzione mirata della trazione. Si va dalla “Normal” (60% all’anteriore e 40 % al posteriore), alla “Gravel” (53/47) e alla innovativa “Track”, quella sportiva, dove il rapporto 60/40 in curva diventa 30/70 quando si dà gas.
Non solo il motore concorre ai dati che abbiamo appena elencato. Basti pensare che le molle passano da 36 N/mm a 46 all’anteriore e 40 al posteriore. L’assetto generale è completato da un telaio più rigido del 15%. Quante volte abbiamo sentito la frase “le WRC sembrano scorrere sui binari”? Bene, sarà una sensazione trasferita alla guida di tutti i giorni.
Dal punto di vista estetico, le novità riguardano principalmente, all’anteriore, la griglia e il paraurti in tre parti di cui quelle esterne fungono da deviatori di flusso; al posteriore, una fessura per il deflusso dell’aria con una funzione aerodinamica e di stabilità. Cinque le colorazioni della carrozzeria: “Precious Metal”, una tonalità di grigio originale, “Emotional Red”, “Precious Black”, “Super White” e “Platinum White”.
Le dimensioni restano appena sotto i quattro metri in lunghezza (3,995), per una larghezza di 1,805 metri e un’altezza di 1,455 metri. La posizione di guida è abbassata di 25 mm. D’altra parte, Yaris GR non aveva necessità di un robusto restyling. All’interno, un display da 12”3 sovrintende all’infotainment e il quadro comandi, rigorosamente digitale, può essere gestito in due modalità, “Normal” e “Sport”. “Toyota Safety Sense” è l’offerta in tema di sicurezza. Tre le modalità di guida, “Eco”, “Normal” e “Sport”. La nuova Yaris GR arriverà nelle concessionarie in estate e il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno a euro 51.000.
3 risposte
Toyota ha venduto più 11 milioni di auto nel 2023.
Il suo mercato di riferimento è il mondo, non quella parte che sta provando ad abbandonare l’endotermico.
Quell’articolo riflette una visione decisamente ristretta e irrilevante rispetto all’ottimo articolo di Enrico Formento Dojot.
Suggerisco una sana lettura sul tema “Quali sono le Case auto che “inquinano” di più (e di meno)”?
Un report valuta l’impegno dei costruttori nella lotta al cambiamento climatico. Tesla è prima, mentre in fondo alla lista c’è Toyota
https://insideevs.it/news/719714/classifica-case-auto-inquinamento-emissioni/
…siccome se andiamo avanti con auto termiche (plug-in comprese) siamo fritti.
Con le auto elettriche invece salviamo il mondo!