E’ anche colpa nostra se siamo ripiombati nel caos

La riflessione di una nostra lettrice sulla situazione attuale della pandemia
I lettori di AostaSera
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Gentile Redazione,

Intanto vorrei dimostrare la mia piena solidarietà nei confronti di  chi, come Voi, non fa altro che raccontare la realtà, piaccia o no, al posto di accanirsi dietro una tastiera, solo in base alla “moda” del momento.
Mi spiace per le parole dell’insegnante, per la sua situazione e per quella di tanti come lei. Nessuno, però, mi pare, ha il coraggio di ammettere che a maggio/giugno, quando finalmente uscivamo a pezzi da un lungo lockdown, è stato chiesto a tutti responsabilità e buon senso. Il virus si era solo “assopito” in assenza di “ospiti” (non ci va una laurea in medicina per capirlo!), ma era lì, è sempre stato lì.
E quello che abbiamo fatto, che la stragrande maggioranza degli italiani ha fatto, non è stato altro che nutrirlo nuovamente, con assembramenti scandalosi, movide incontrollate e un’irresponsabilità e un’ignoranza non degni di un paese che aveva appena affrontato un calvario lungo mesi.

Il divieto di assembramenti è sempre stato  valido, da marzo, e io ero letteralmente scioccata quando, con la mia  mascherina, uscivo di casa cercando di evitare la fiumana di gente che si riversava nelle strade, nelle piazze, ovunque. Mi sentivo una marziana e mi guardavano tutti quasi con scherno. Ho sempre lavorato, andavo e venivo dal mio posto di lavoro, in pieno lockdown, autocertificazioni, gel disinfettante, mascherina, cercando solo di proteggere me, la mia famiglia e, pensa un po’, persino chi invece se  ne fregava altamente.
Sapevo di essere una potenziale “portatrice sana  di Covid”. Ne ero pienamente cosciente. Io. Ma non ho visto alcun controllo, alcuna sanzione, niente di niente. FESTA!!! VACANZE!!! DIVERTIMENTO! Un “Capodanno” durato qualche mese. Una cosa indecente!

Fino ad oggi. In barba a quegli eroi tanto acclamati a marzo che hanno visto ripresentarsi la stessa identica drammatica situazione di allora. Forse è il caso di ammettere che, se siamo ripiombati nel  caos, è solo colpa nostra e di chi doveva sorvegliare e nel caso punire comportamenti pericolosi, soprattutto ad opera di giovani e ragazzini, maggior veicolo di contagio. Lo sapevamo, tutti. E adesso  siamo di nuovo qui ad incolpare il prossimo di turno. Riflettiamo gente!!

Grazie per l’attenzione e speriamo bene.

Erika

0 risposte

  1. Concordo pienamente con Erika nessuno ha voluto il covid ma purtroppo c’è e se per debellarlo ci vogliono sacrifici li dobbiamo fare e purtroppo mi rendo conto che tanta gente è superficiale e nemmeno di fronte all’evidenza ritrattano finché non si ammalano loro o magari muovono i loro cari. Di esempi c’è n’è in tutto il mondo

  2. Temo che chi non ha compreso che ci si poteva frequenza con cautela e non lo ha fatto non capirà ne accetterà mai i rischi e le responsabilità del contagio, mi spiace perché per questa mancata comprensione ci rimettono tutti.
    La cosa assurda é che ci si arrabbia con le regole di tutela come il semplice utilizzo di una mascherina, un po’ come se la colpa di un incendio fosse colpa del cartello non accendere fiamme, che poi venga reputato perdipiù inutile da questi ultimi é sciocco quanto non usare le cinture di sicurezza, anche se non usarle lede solo la propria di salute, insomma non è solo colpa nostra ma ogni nostra distrazione ci rende complici delle cause di contagio, che ci piaccia o no, é così ovunque, é la nostra difficoltà storica, questa pandemia e come verrà combattuta, sconfitta e ricordata nella storia dipenderà anche dal nostro comportamento , spero che la maggioranza ne prenda atto.

  3. Il più alto numero di contagi si ha perchè d’estate hanno volutamente fatto meno tamponi e smesso di parlare di questo. 20.000 contagi al giorno non sono rilevanti perchè più del 90% è asintomatico. Questi sono i dati che conosco, sono esatti? Se così è, forse tutto questo terrorismo è un po’ troppo contro chi semplicemente vive come ha sempre fatto?

  4. Felice di leggere che c’è chi come Marco ha una capacità di pensiero critico brillante.
    Purtroppo mi pare che siano poche le persone in giro ad avere la capacità di sgarbugliare la mente da tutto ciò che si vocifera sulla falsità e la verità di ciò che viviamo in questo momento. E di guardare con il cuore a quello che stiamo negando ai nostri figli, ai nostri amici, ai nostri compagni. Quello che stiamo vivendo è disumanizzazione.
    Non c’è unità tra le persone, solo accusa, lontananza e colpevolezza.
    Capisco che a livello di pensiero molti di voi siano stati manipolati e che vediate solo l’errore e la colpa di tutto questo nell’altro…ma cercate di vedere chiaro state lavorando non per la salute degli uomini ma per la fine della loro umanità.
    L’isolamento forse tra tutti è l’obbligo peggiore che state imponendo a voi stessi.
    La cura sta nella vicinanza, nella dedicazione, nel supporto sia fisico che morale. È bene che muoia il pensiero medico dominante che pretende di curare le persone curandone solo il corpo.Noi siamo indiviui = indivisibili. Corpo e parte emotiva/ideativa viaggiano all’unisono, non è nell’isolamento che si guariscono i nostri malati, possibilmente li stiamo uccidendo noi.
    E non è colpevolizzando il ragazzino e /o l’adulto che infrange le regole che questa storia finirà. Ma con l’attenta osservazione di cosa ci spinge a fare quello che facciamo…qual è il nostro sentimento preponderante? Perchè possiamo agire per il nostro bene e per il bene degli altri solo se agiamo nell’ amore. È l’unico metro di giudizio da utilizzare a parer mio il resto è una nuvola di caos. Grazie

    1. Ok Sara, è l’amore che vince. Cercherò di ricordarmelo durante le 12 ore che farò oggi con la mascherina sul volto (per me è un obbligo reale in quanto lavoro in ospedale) e proverò a spiegarlo ai positivi che vedrò:perché esistono, te lo garantisco e non me l’ha detto la TV. Così come esistono i cinque tamponi che ho già fatto e gli idioti che continuo a vedere in treno ed in metropolitana senza mascherina.

  5. Erika, ha pienamente ragione: superficialità, voglia di evasione, disattenzione, “tanto a me non succede”, negazionismi. Ma anche tanta disorganizzazione! Da marzo si doveva pensare al rientro a scuola con adeguati trasporti e adeguate norme per chi lavora nella scuola, con la scuola…. Il caos! Ora piangiamo, dopo aver fatto la cicala tutta l’estate.
    Ora cerchiamo uno, tanti, altri colpevoli. Ma basta guardarsi allo specchio per molti di noi.
    E adesso ne subiamo le conseguenze nella salute e nel portafoglio, con tentativi di “recupero” apparentemente ben organizzati (vd Cervinia) ma realmente tutt’altro (perlomeno dalle immagini, poi sicuramente gli organizzatori si difenderanno).
    Per il commento di Marco, lo trovo allucinante, ma forse non ho capito dove voleva andare a parare.

  6. Concordo. Si poteva uscire ma con più prudenza e circospezione. Ma chi doveva vigilare un po’ le redini le doveva tirare!

  7. Erika ha scritto quello che pensa e sente tantissima gente, e che penso anch’io. Non si tratta di accusare, ma, ahimè, di descrivere ciò che è accaduto.
    No comment per Marco.

  8. Mai vista così tanta gente come questa estate ad affollare i locali della Valle d’Aosta. Anche le località minori erano completamente prenotate. Naturalmente -come sempre- la categoria nega l’evidenza per nascondere un’enorme evasione fiscale. Ora ne paghiamo TUTTI le conseguenze

  9. Tutti noi, dico tutti, abbiamo imparato a cercare il contatto, il confronto, a vivere la prossimità come un valore creando addirittura attività economiche ad essa legate. Ora, qualcuno come Lei, classifica l’ “assembramento” come comportamento pericoloso da sorvegliare e punire! È colpa nostra se vogliamo vivere nell’unico modo che abbiamo imparato e che ci ha garantito la sopravvivenza da tutto fino ad ora, pandemie pregresse comprese. Lei ora è qui ad incolpare il prossimo! Gli altri sono in giro a vivere con una paura di morire di tutto contando gli spiccioli rimasti in tasca per non offendere la sensibilità del loro prossimo; se poi fumano la pipa o il sigaro cubano, girano con mezzi “inquinanti”, guidano ubriachi, fanno i pedofili con i nostri figli, spacciano per rubare, truffano per vivere, si facciano corrompere in nome della santa scienza ecc. non importa! E grazie a gente come Lei che il caos regna padrone.

    1. “E grazie a gente come Lei che il caos regna padrone.” Ed è grazie a gente come te Marco,che non rispetta le poche regole che ci sono state date,che il virus continuerà a diffondersi.
      Grande Marco,maestro di vita e luminare di medicina

    1. L’unica riflessione da fare in merito a questa riflessione è che prima di puntare il dito contro qualcuno bisognerebbe riflettere molto, soprattutto in questa fase molto delicata in cui il tessuto stesso della nostra società è in pericolo. In questo momento l unica certezza che c è, è che nessuno ci capisce più niente. Ogni giorno le leggi cambiano e le restrizioni aumentano e la realtà delle cose sembra sfuggire. Il clima all interno dei nostri pensieri è turbato e quindi a volte poco lucido. Questo clima di tensioni non è di certo agevolato dal costante bombardamento mediatico sui numeri della pandemia, numeri che se non vengono contestualizzati, non fanno che aumentare questo clima isterico ed allontanano ulteriormente dalla realtà.
      Giustamente tutti noi dobbiamo cercare di impegnarci affinché questo brutto momento diventi un ricordo il più presto possibile,ma questo sforzo deve essere protratto in primis dalle istituzioni e dai mass-media.

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